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 2010  aprile 12 Lunedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "APONTE

GIANLUIGI"

Nel 2008 la sua compagnia (Msc Crociere) ha varato la nuova ammiraglia Fantasia: 133 mila tonnellate, con una nuova area vip da 99 suite, bar, solarium, idromassaggi, piscina skydome (con soffitto apribile) e conciérgerie con maggiordomo a totale disposizione degli ospiti (Massimo Minella, Il Venerdì 18 gennaio 2008).

Il 5 aprile 2008 a Dover il presidente francese Nicolas Sarkozy ha varato la nave Poesia costruita per la Msc Crociere dell’armatore italo-ginevrino (Alberto Statera, la Repubblica 27 marzo 2008).

Nel 2008 voleva entrare nella cordata Cai per la privatizzazione di Alitalia (a inizio dicembre ritirò poi l’offerta): «Gianluigi Aponte, il padrone del gruppo Msc, uno degli armatori più potenti del mondo, l’Italia l’ha mollata da un pezzo, una quarantina d’anni fa. Ha preso moglie e residenza in Svizzera, preferendo Ginevra alla natia Sorrento. I figli Alexa e Diego hanno studiato all’estero. Le sue aziende italiane sono controllate da un dedalo di finanziarie off shore. La sua flotta batte bandiera panamense e le nuove gigantesche navi da crociera le fa costruire in Francia da una società a capitale coreano (la Chantier de l’Atlantique di Saint Nazaire di cui sopra -ndr). Un uomo di mondo, Aponte. Che però sembra avere d’improvviso riscoperto l’amor di patria. Lo ha fatto per l’Alitalia. Lo ha fatto per impedire, come ha dichiarato al Sole 24Ore, che la compagnia di bandiera ”vada a finire nelle mani degli stranieri” (...). La sua compagnia di navigazione Snav trasporta ogni anno milioni di passeggeri su rotte in concessione pubblica. E il gruppo dell’armatore sorrentino da sempre è in prima linea per allargare la sua presenza nei grandi porti (da Genova a Napoli fino a Civitavecchia e altri ancora), sottoposti alla vigilanza di Authority di Stato. Poi c’è il business delle cosiddette autostrade del mare, con i possibili incentivi governativi per togliere le merci dal trasporto stradale dirottandole sulle navi. Senza contare che da anni Aponte guarda alla possibile privatizzazione dei traghetti Tirrenia. Se queste sono le sue scommesse per il futuro prossimo, non sorprende che l’armatore con base a Ginevra sia disposto a investire circa 150 milioni nel piano Fenice. Poca cosa, tutto sommato, per un imprenditore che naviga con un fatturato superiore ai 4 miliardi. Solo una stima, perché, con buona pace della trasparenza, i bilanci del gruppo restano un segreto ben custodito nella cassaforte di qualche holding off shore (VITTORIO MALAGUTTI E LUCA PIANA, L’espresso 11/9/2008).

Mediterranean Shipping Company è il terzo leader mondiale nel trasporto di container dopo la danese Ap Moller Group e la svizzera dell’italiano Gianluigi Aponte. Poi l’anglo-olandese P&O Nedlloyd e la taiwanese Evergreen Group (La Stampa 3/1/2010).

Msc copre il 50% del traffico del porto di Goia Tauro (Fabio Pozzo, La Stampa 26/1/2010).