Frammenti, 12 aprile 2010
Tags : Fausto Biloslavo
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BILOSLAVO
FAUSTO"
Di CIRIELLO Raffaele, morto a Ramallah (Palestina) il 13 marzo 2002. Ucciso dai colpi di mitragliatrice sparati da un tank israeliano. Fotografo. Nel ’98 era in Kosovo, e una sera cercava di tornare in Albania clandestinamente al seguito di una colonna di profughi e di partigiani dell’Uck. Aveva marciato tutto il giorno per quelle montagne, era pure salito su un cavallo e poi su un mulo, era stanco morto quando in un bosco esplode davvero l’inferno, le pallottole sibilano dappertutto. Un’imboscata dei serbi. ”Per fortuna c’era il fango, che attutisce i colpi dei mortai - ricorda Fausto Biloslavo, inviato del ”Giornale” - Lui non disse una parola, quando ci rivedemmo all’alba. Eravamo fuggiti tutta la notte. Ciriello era taciturno, sempre garbato, sempre molto british, con un aplomb che mi dava sui nervi. Scherzo, naturalmente. Gli volevo e gli voglio bene. Ma il suo stile silenzioso era proverbiale fra noi inviati di guerra. Un giorno lo vidi fotografare impassibile orrende fosse comuni in Bosnia. Clic, clic. Non una parola, non una smorfia. Un’altra volta voleva ritrarre me e altri colleghi: ”Fermo! - gli urlai - Niente foto”. Aveva fotografato Ilaria Alpi e Miran Hrovatin in Somalia e Maria Grazia Cutuli, la sua grande amica, la sua ispiratrice, in Afghanistan. Sono morti tutti. ’No - lo pregai - non fotografare anche me’. Adesso è morto lui in questo modo assurdo, infame”.
Fonte: SCH. 8577 (CIRIELLO Raffaele)