Frammento, 12 aprile 2010
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FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BINETTI
PAOLA"
Margherita (9,5). La settimana scorsa ha fatto discutere l’imminente candidatura di Paola Binetti, presidente del Comitato Scienza e Vita, docente e direttore di dipartimento al Campus Biomedico dell’Opus Dei, «braccio armato della Cei che abbatté il referendum sulla fecondazione», «ultracattolica che voleva l’indagine conoscitiva sulla 194». [9] In questo modo, si dice, Rutelli mette nell’angolo quei cattolici democratici (Ardigò, Benadusi, Morcellini, Treu) che a giugno si sono battuti perché i credenti andassero a votare. [10] Antonio Maccanico che al referendum di giugno era contro la Binetti: «Siamo ormai al gioco dei contrappesi, questo dosaggio di cariche e incarichi non m’appassiona». Ugo Intini, socialista-radicale: « la mutazione genetica d’un partito nato laico e diventato confessionale». Sergio Lo Giudice, Arcigay: «La Margherita si sta vendendo l’anima ai vescovi». La Binetti: «Mi chiedo se poi la provocazione siamo noi... Luxuria è una delle provocazioni più pesanti che Rifondazione potesse fare. Bisogna rispondere con posizioni altrettanto chiare e forti. Viviamo in un Paese profondamente moderato, aperto e tollerante. Ma dialogare con alleati del genere non sarà difficile: sarà stradifficile».
Fonte: [9] Francesco Battistini, Corriere della Sera 10/2; [10] Marco Politi, la Repubblica 10/2; [11] Francesco Battistini, Corriere della Sera 10/2; APERTURA FOGLIO DEI FOGLI 13 FEBBRAIO 2006
Teo-dem, la corrente cattolica della Margherita fondata dai senatori Luigi Bobba e Paola Binetti.
Fonte: SCH. 128774 (RICCARDI Andrea) (Marco Damilano, ”L’espresso” 16/8/2007)
FRANCO Vittoria. Paziente al limite della noia, solo la collega Paola Binetti riesce a farla uscire dai gangheri: ”In politica non esistono valori non negoziabili”.
Fonte: SCH. 130913 (FRANCO Vittoria) (M. Gu., ”Corriere della Sera” 28/1/2007).
La povera senatrice e numeraria dell’Opus Dei Paola Binetti cade nel trappolone, ammette in tv di non ignorare l’uso del cilicio, tenta di darne un senso («ci costringe a riflettere sulla fatica del vivere, è il sacrificio della mamma che si sveglia di notte perché il bimbo piange»), serve un assist a porta vuota a Franco Grillini («ma certo, il sadomasochismo è un modo di godimento, ha tutto il diritto di farlo!») e lo strumento ne esce come protagonista assoluto, ammantato d’un fascino gotico tipo garrota o vergine di ferro e in più garantito dal successo planetario del Codice da Vinci.
Fonte: Gian Guido Vecchi, Corriere della Sera 8/3/2007
MILANO – «Il cilicio? nominato più volte nella Bibbia, a cominciare dal libro del Genesi. Di sicuro non è un’invenzione dell’Opus Dei». La precisazione arriva dal quartier generale dell’Opus Dei dopo il polverone sollevato nei giorni scorsi dalle dichiarazioni della senatrice Paola Binetti («Portarlo ci costringe a riflettere sulla fatica del vivere»).
Fonte: Corriere della Sera 7/3/2007
Dico. In realtà il governo potrebbe cadere sui Dico, il famoso provvedimento che regola i diritti delle coppie conviventi, omosessuali compresi. Su questo, i diessini e la parte laica della coalizione hanno dato battaglia, aderendo a una manifestazione indetta per sabato 10 marzo in piazza Farnese a Roma. Qui si sono visti tre ministri del governo sul palco e si sono letti cartelli e sentiti slogan piuttosto offensivi verso la parte filo-vaticana della maggioranza, in particolare verso il ministro della Giustizia Mastella (che ospite da Santoro aveva a un certo punto abbandonato la trasmissione per protesta) e verso la senatrice Paola Binetti, vicinissima al cardinale Ruini.
Fonte: Anno IV - Centocinquantanovesima settimana Dal 5 al 12 marzo 2007
Perfino fra i deputati di questa nostra stagione politica c’è chi cerca il dolore come forma di donazione a Dio. Come la senatrice «teodem» della Margherita, Paola Binetti, che a una giornalista de Il Sardegna ha detto che sì, certo, usa il cilicio: «Vede, è una pratica che appartiene alla cultura cristiana, e non solo. La vita di ognuno di noi è esposta a prove e difficoltà e ci vuole un certo "allenamento". Le privazioni, lo spirito di mortificazione, un domani mi aiuteranno ad affrontare cose più grandi. Pensi a cosa fanno le persone che vogliono mantenere la linea. Oppure a un atleta che si prepara per una gara». E fa male? «Non più che portare il busto come facevano le donne in altri tempi. O girare in inverno con l’ombelico di fuori».
Fonte: Gian Antonio Stella, Corriere della Sera 23/5/2007
ROMA – E se la maggioranza delude? Allora si passa a nuove alleanze. Se ne parla ormai da mesi nei corridoi del centrosinistra e, a dir la verità, lo aveva già accennato Franco Marini al congresso della Margherita, suscitando un bel po’ di proteste nella sinistra radicale. Ma ora a dirlo, anzi a scriverlo in un documento, è Francesco Rutelli, che è vicepremier, quindi numero due del governo Prodi insieme a Massimo D’Alema. Pensando al Partito democratico e alla gara delle primarie che si è aperta ufficialmente mercoledì con le regole fissate dal Comitato dei 45, lancia il suo «manifesto degli innovatori». Il Manifesto di Rutelli nasce come sostegno alla candidatura di Walter Veltroni. Ma questo è il passaggio chiave del Manifesto: «La maggioranza che ha vinto le elezioni deve governare i cambiamenti. Sappiamo che potrà essere confermata solo se soddisferà le attese degli elettori. Altrimenti, il Partito democratico dovrà proporre un’alleanza di centrosinistra di nuovo conio». Ma oltre ai contenuti è soprattutto interessante capire chi ha sottoscritto il manifesto rutelliano. Anche se il «manifesto degli innovatori» sembra essere riuscito a far convergere aree diverse. E nella Margherita, oltre a Ermete Realacci e Antonio Polito, hanno firmato anche i teodem Paola Binetti, Emanuela Baio Dossi e Luigi Bobba.
Fonte: Roberto Zuccolini, Corriere della Sera 13/7/2007
La teodem Paola Binetti giudica il programma di Iacona (Raitre, martedì, alle 21 e 10, «W l’Italia in diretta» da Forte dei Marmi in cui Iacona intervistava una madre mancata) «fazioso e contraddittorio». E nel merito ribatte: «La legge 40 non si tocca. Non si possono fare passare per errori proprio i suoi valori: il no all’eterologa che tutela il senso della famiglia, il no alla diagnosi preimpianto e il no al congelamento degli embrioni che difendono la vita».
Fonte: G.Ca., Corriere della Sera 9/8/2007
Nel centrosinistra ci sono le aperture (a Pierferdinando Casini) di Luigi Bobba e Paola Binetti, i super cattolici della Margherita che parlano di «interlocutore interessante», pur continuando a guardare in prima battuta al Partito democratico.
Fonte: L.Sal., Corriere della Sera 10/8/2007
In particolare la senatrice Paola Binetti, della Margherita (un partito che sta al governo) ha subito chiesto la revisione della legge 194 del 1978.
Fonte: Anno IV - Centottantatreesima settimana Dal 20 al 27 agosto 2007
ROMA - L´idea di embrioni metà umani e metà animali suscita un dibattito acceso fra scienziati, politici, religiosi, osservatori del costume. Paola Binetti, senatrice della Margherita esperta di Bioetica ed ex presidente del comitato Scienza e Vita, avanza tre obiezioni: «Primo: la commistione umano-animale suscita perplessità viscerale. Secondo: gli scienziati hanno detto che si porranno dei limiti e dopo 14 giorni distruggeranno l´embrione. Ma crediamo veramente che non arriverà presto un altro scienziato desideroso di superare questo limite? La scienza preme, e non dispone di forme di autocontrollo che le pongano dei limiti. Terzo motivo: chi ci dice che risultati ottenuti su un embrione ibrido siano generalizzabili all´uomo? Gli embrioni ibridi hanno caratteristiche diverse dall´uomo vero e proprio».
Fonte: LA REPUBBLICA, 6/8/2007
Paola Binetti, senatrice teodem del Pd, avrebbe infatti espresso critiche all’emendamento proposto dalla sinistra sulle pene da infliggere contro «chiunque compia atti di discriminazione razziale, etnica, religiosa o fondati sull’orientamento sessuale». Alla Binetti quelle ultime due parole, «orientamento sessuale», non sarebbero piaciute affatto.
Fonte: La Stampa 5 Dicembre 2007
di questi giorni l´aspra discussione a Roma sull´opportunità di istituire un registro delle unioni civili proprio nella capitale simbolo della cristianità («Una provocazione, se non un´offesa», ha liquidato Paola Binetti).
Fonte: Simonetta Fiori, la Repubblica 6/12/2007
Che il Senato venerdì ha vacillato non a causa delle sinistre ma perché Paola Binetti s’è rifiutata di introdurre - nella legge sulla sicurezza - una normativa che penalizzi, come imposto dall’Unione europea, comportamenti razzisti e omofobi. Dicono che la signora Binetti abbia opposto il suo No perché voleva testimoniare la propria fede. Perché non ha ammesso che la «sua coscienza venisse strangolata». Sono parole forti, rumorose, e imprecise.
Fonte: La Stampa 09/12/2007, pagg.1-37 Barbara Spinelli
Non usa mezzi termine la senatrice teodem Paola Binetti: «Aberrazioni mentali da cui dobbiamo guardarci. La definirei una ferita grave all´organismo umano». (sul caso dell’embrione che contiene il Dna di un uomo e di due donne per evitare che donne affette da malattie mitrocondriali, tra cui epilessia, cecità, sordità, distrofia muscolare, le passino ai figli).
Fonte: La Repubblica 6 febbraio 2008, ENRICO FRANCESCHINI
MILANO – «Aberrazioni mentali da cui dobbiamo guardarci. La definirei una ferita grave all’organismo umano ». Non usa mezzi termini Paola Binetti, senatrice del Partito democratico. duramente critica con tutti quei ricercatori (inglesi e no) che «trattano un essere umano come un oggetto solo da montare e smontare» e così facendo offende la scienza. «Che – spiega – deve avere obiettivi profondi e importanti per dare risposta ai problemi della vita umana. Deve essere al servizio dell’uomo ».
Fonte: Corriere della Sera 6 febbraio 2008
Il cardinale Ruini non è uscito di scena e Rutelli che con lui stabilì un’intesa perfetta durante il Giubileo con gli anni è persino peggiorato. Il suo capolavoro è stata la nomina di Paola Binetti a senatrice.
Fonte: Il Manifesto 21 febbraio 2008, Andrea Fabozzi
Silvio Viale, torinese, ginecologo. Lei è un forte sostenitore della pillola Ru486? «Paola Binetti ha detto che non vuole mettere in discussione il principio di autodeterminazione della donna». Ma ha detto anche che vuole arrivare all’aborto zero... «Quello non ha senso. come dire di voler abolire la miseria del mondo. O che non si vuole parlare con chi è brutto. Non credo si possa discutere partendo da qui».
Fonte: Corriere della Sera 23 febbraio 2008, Alessandra Arachi
Candidati simbolo come Paola Binetti e Luigi Bobba sono stati dirottati a Montecitorio, mentre in testa di lista per il Senato figurano tre radicali guidati da Emma Bonino. La pattuglia dei teodem di palazzo Madama che per la Chiesa è stata garanzia durante i faticosi mesi del governo di Romano Prodi, è stata sostanzialmente annientata da Veltroni.
Fonte: ItaliaOggi 5 marzo 2008, Franco Bechis
Alessandra Borghese. A Roma ci fu l’incontro vero e proprio con Casini, che le dice di aver assunto una sfida e di non poterle offrire nulla di certo. Se sarà senatrice farà come Paola Binetti: «La stimo. Ma il problema è che Paola ora è alla camera. stata umiliata e mandata alla camera e quindi non potrà più fare quella netta differenza che ha fatto. Magari la farò io».
Fonte: Franco Adriano, ItaliaOggi 2/4/2008, pagina 7.
GLI ELETTI DI CAMERA E SENATO NELLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2008 (prima delle opzioni)
CAMERA
Lombardia 2
PD (10): Enrico Letta, Paolo Corsino, Paola Binetti, Antonio Misiani, Daniele Marantelli, Giovanni Sanga, Lucia Codurelli, Renzo Lusetti, Pierangelo Ferrari,
Fonte: La Stampa 16/4/2008
E adesso si chiarisca cosa si intende per «selezione eugenetica». Lo chiedono le parlamentari teodem del Pd Emanuela Baio e Paola Binetti. «La diagnosi preimpianto sull’embrione - dicono - è in contraddizione con l’articolo 1 della legge 40 (che assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito, ndr). Questa diagnosi permette indirettamente test genetici non osservazionali. Si potranno così prelevare cellule dall’embrione, danneggiandolo». E il ginecologo Severino Antinori annuncia querele a Paola Binetti e a chiunque affermi che la diagnosi preimpianto è un atto di eugenetica.
Fonte: La Stampa 1/5/2008
Paola Concia. Paola Binetti «per me è un’avversaria vera. Poi accadde un fatto imprevisto, e cioè che io fui ricoverata al Campus biomedico, dove la Binatti lavora, per un’operazione delicata. Mi ha assistito, gesto apprezzabile. Ma è impossibile, per me, distinguere i gesti privati dagli atti pubblici. Per la Binetti i gay sono persone ”pedofile e malate”, e non so quale offesa sia la peggiore. Per me una donna che la pensa come lei non può stare dentro il Pd né condividerne i valori, e come me la pensano i nostri elettori. La Binetti col Pd non c’entra nulla».
Fonte: Enrico Colorni, Novella2000, n.51, 18/12/2008, pp. 78 – 82
Non era venerdì, ma l’altra sera Paola Binetti ha voluto mangiare pesce. E si è recata nel locale a tema che «Gusto» riserva a piazza Augusto Imperatore. Mal per lei, al piano di sopra Enrico Cisnetto e la consorte Iole presentavano la rassegna Cortina InConTra Estate 2009, ai tavoli di un «cenacolo» proposto da Marco Antonellis nel cuore di Roma.
Fonte: Pierre De Nolac, ItaliaOggi 23/7/2009
Vacanze. Paola Binetti (Pd) ai Castelli Romani e poi in Siria con un viaggio organizzato da monsignor Fisichella.
Fonte: A.Gar., Corriere della Sera 23/7/2009
Dopo l’affossamento della legge antiomofobia – e le polemiche sulla deputata cattolica del Pd, Paola Binetti, che ha votato per l’incostituzionalità – si accusano cattolici e Chiesa d’essere indifferenti alle ripetute aggressioni contro i gay.
Fonte: Gian Guido Vecchi, Corriere della Sera 18/12/2009
Italia Futura. I cattolici tradizionalisti della maggioranza (Binetti, Carra, Emanuela Baio Dossi, Calgaro) hanno deciso di dar vita a una nuova formazione, detta Italia futura.
Fonte: Varie Sch. N. 133342
Margherita. Hanno firmato, il ”Manifesto degli innovatori” anche i teodem Paola Binetti, Emanuela Baio Dossi e Luigi Bobba.
Fonte: Roberto Zuccolini, Corriere della Sera 13/7/2007 Fdf BAIO DOSSI EMANUELA
Paola Binetti, Udc.
Fonte: Umberto Mancini, Il Messaggero 24/3/2010