Paolo Salom, Corriere della Sera 09/04/2010, 9 aprile 2010
LA PARTITA PER L’EREDITA’ DEL RE DEGLI SCACCHI - A
due anni dalla scomparsa, Bobby Fischer dovrà essere esumato perché i medici legali possano prelevare campioni di Dna. In ballo c’è un’eredità di oltre 3 milioni di dollari, e un numero di presunti eredi che aumenta con il passare del tempo: il Dna servirà dunque a stabilire se una bambina filippina di 8 anni sia davvero figlia sua come dichiara la madre, Marilyn Young, a lungo amante dello scacchista.
La battaglia legale è in corso da tempo. Da una parte la giapponese Miyoko Watai, che ospitò Bobby nella sua casa alla periferia di Tokyo a partire dal 2000 e che si è presentata in tribunale, a Reykjavik, sostenendo di essere l’unica donna che Bobby Fischer avesse «legalmente sposato», nel 2004 (versione prima accettata poi revocata dai magistrati islandesi). Di fronte Marilyn Young, che ha presentato una richiesta non per sé, ma per la figlia, Jinky, sostenendo di averla avuta, nel 2001, proprio da Fischer. A riprova, foto dove i tre compaiono a letto, in stile « John Lennon e Yoko Ono», e cartoline inviate alla piccola con frasi affettuose e firmate «daddy» (papà). La causa è estesa anche a Alexander e Nicholas Targ, due nipoti del campione che fece grande l’America battendo il sovietico Boris Spassky, a soli 29 anni e in piena Guerra fredda.
Paolo Salom