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 2010  aprile 09 Venerdì calendario

LEVA LEGHISTA UNDER 40 LA SVOLTA GENERAZIONALE ORDINATA DAL SENATUR

Non gli è bastato uno sponsor d´eccezione per battere il record assoluto. Con il vento del cognome paterno in poppa, Renzo Bossi, con i suoi 21 anni e 6 mesi, è il più giovane consigliere regionale d´Italia eletto in questa tornata, il più votato a Brescia. Ma non gli è riuscito di battere il record stabilito negli ultimi sussulti della prima Repubblica dal socialdemocratico Henry Richard Rizzi, "baby Rizzi" per gli amici, giunto al seggio sempre in Lombardia a 21 anni e 4 mesi. La "trota", come l´ha chiamato suo padre Umberto, è comunque l´esempio più vistoso di una delle differenze più sostanziali anche se meno visibili della Lega rispetto agli altri partiti: il drastico rinnovamento generazionale. Che in Veneto, dove il Carroccio ha ottenuto il risultato più alto dell´intero nord (35 per cento), ha prodotto un gruppo regionale di 20 persone con età media di 44 anni. Sarebbe stata ancora più bassa, se non ne facessero parte due over 60: uno dei quali, Santino Bozza, 62 anni, artigiano, vanta un´amicizia ormai quasi ventennale con Bossi, che gli ha fatto da spalla nel poster elettorale, e che quando arriva dalle sue parti spartisce con lui pane e salame.
La linea verde-giovane si intreccia con quella verde-celtica in tutto il Nord, e non da oggi. In Lombardia Paolo Grimoldi, classe 1975, coordinatore federale dei giovani padani, è in Parlamento da quando di anni ne aveva 31; e a 35 era presidente della commissione Bilancio della Camera. In Regione è stato appena confermato Fabrizio Cecchetti, conduttore di Radio Padania, coordinatore federale degli universitari padani, eletto già nel 2005 a 27 anni; e con lui sono approdati al Pirellone trentenni rampanti come Jari Colla di Monza e Angelo Ciocca di Pavia, ai quali viene pronosticato un futuro in prima fila. I baby-Lega hanno fornito un contributo determinante al combattuto successo del Carroccio in Piemonte; tant´è che il neo governatore Roberto Cota, 42 anni (divenuto consigliere regionale a 31), ha già fatto sapere che la sua giunta sarà fatta interamente da "under 40": a partire da Riccardo Molinari, avvocato 27enne, che in provincia di Alessandria ha raccolto il maggior numero di preferenze, e da Claudio Sacchetto, 31enne di Cuneo, dove da un paio d´anni è assessore provinciale all´agricoltura. Il più vecchio dei Cota-boys è il sindaco di Novara, Massimo Giordano, eletto sindaco di Novara quando aveva appena 31 anni, confermato cinque anni dopo, oggi 40enne indicato tra l´altro come ottimo giocatore di poker.
Giovani leghisti crescono pure al di sotto del Po. In Emilia, è arrivato a passo di carica in Regione Manes Bernardini, 37 anni, avvocato che si occupa di difesa dei consumatori, e che ha tra i suoi principali sponsor Bobo Maroni: l´anno prossimo, quando si voterà per il sindaco di Bologna, sarà lui il candidato del Carroccio (che in città ha sfiorato il 10 per cento). Ma è in Veneto che il ringiovanimento dei quadri ha messo in piedi una seconda generazione leghista, i cui capofila sono il neo governatore Luca Zaia, 42 anni, e il sindaco di Verona Flavio Tosi, 41, entrambi in primo piano già da una decina d´anni. Nel nuovo gruppo regionale spicca una donna che nel Carroccio tutti conoscono bene: Arianna Lazzarini, 34 anni, padovana, segretaria organizzativa della Lega veneta, braccio destro del segretario politico Gianpaolo Gobbo (quello che Bossi chiama "il mio imam in Veneto"). Minuta ed esile nell´aspetto, ha una grinta inversamente proporzionale al fisico, al punto che i compagni di partito la chiamano "il pitbull". Tra gli emergenti viene segnalato anche un avvocato di Rovigo, Cristiano Corazzari, 34 anni, che vanta un robusto seguito di supporter su Facebook. Il più giovane, Nicola Ignazio Finco, vicentino, ha appena 26 anni, e alle spalle già un´esperienza di consigliere comunale a Bassano. Ma quel 35 per cento ottenuto dal Carroccio in Veneto si spiega anche con un´ulteriore pennellata di verde nelle altre istituzioni locali. In Lega si invita a tenere d´occhio in particolare Giorgia Andreuzza, 32 anni, architetto la cui firma compare tra l´altro su alcune discoteche venete alla moda, e che lo scorso anno è divenuta assessore al turismo della Provincia di Venezia, nella squadra capitana da Francesca Zaccariotto che ha strappato l´ente alla sinistra, ponendo fine a una storica egemonia. Allo stesso modo vengono segnalate tra le nuove leve due trentenni "sindachesse" nel Trevigiano: Sonia Fregolent a Sernaglia e Angela Colmellere a Miane. Al capo opposto della linea istituzionale, a Bruxelles siede da un anno l´europarlamentare Lorenzo Fontana, 30 anni, veronese, che si occupa in modo particolare di agricoltura.
Molti di questi trentenni d´assalto escono da un´esperienza che il Carroccio ha raccolto e rilanciato dalla prima Repubblica, proprio mentre gli altri partiti l´abbandonavano: una scuola-quadri ospitata in una Corte benedettina alle porte di Padova oggetto di un esemplare restauro, e messa in piedi da Franco Manzato. Trevigiano, laurea in Filosofia, appartiene alla generazione di Zaia e di Tosi: ha 43 anni, ma a 36 era già capogruppo in Regione, e a 40 era vice di Giancarlo Galan. Cinque anni fa, quando la Lega in Veneto aveva appena l´11 per cento, ha scommesso sulla crescita dei consensi, con la conseguente esigenza di avere a disposizione una classe dirigente adeguata. Così ha deciso di puntare sulla formazione, dando vita a un luogo dove si potesse imparare l´abici del buon amministratore. Ogni anno, la scuola ha 250 nuovi iscritti; e tra i docenti figurano professori universitari di diritto costituzionale, diritto pubblico, diritto amministrativo, economia politica, economia aziendale, assieme a una nutrita pattuglia di professionisti di settori diversi. Non è tempo buttato, quello assorbito dai corsi: molti degli alunni passano direttamente dai banchi della scuola a quelli dei consigli comunali e provinciali; e ora pure di quello regionale. Molto diversi, per struttura, linguaggio e obiettivi, dalla pattuglia dei leghisti storici che trent´anni fa diedero vita alla Lega proprio in Veneto. Ma altrettanto determinati. E pronti a prendere il loro posto.