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 2010  aprile 03 Sabato calendario

QUATTRO MILIONI DI INCONTRI PER CASO. IL FENOMENO CHATROULETTE INSIDIA TWITTER

Il fenomeno del momento della Rete non è targato Google. Né Microsoft, né Facebook, Yahoo!, Twitter, etc. E non viene neanche dalla Cina. La firma su Chatroulette è di Andrey Ternovskiy, un 17enne che ha avuto l’idea di creare una pagina online che mette in dialogo due navigatori qualunque della Rete muniti di webcam. In modo assolutamente casuale, una roulette appunto. Andrey ha scelto il nome Chatroulette in omaggio alle scene della roulette russa nel «Cacciatore», il celebre film di Michael Cimino. Qui il tono è per fortuna più scanzonato: si entra nel sito, si clicca «New game» e il gioco ha inizio. Ci si vede e ci si parla («chatta») tra sconosciuti. E se l’interlocutore non piace, basta un clic e via con un altro. Con tutte le conseguenze del caso. La prima: la teoria che sia stato il sesso a fare da volano alla rapida diffusione in Internet è stata subito confermata dal nuovo strumento. Uomini (soprattutto, ma anche donne) si affollano davanti alle telecamere collegate al pc di casa in cerca di emozioni. Seconda conseguenza: la teoria dunque funziona, l’etica molto meno, e dopo quattro mesi di vita Chatroulette colleziona più di 4 milioni di utenti al giorno. Attirando l’attenzione degli investitori (auguri a Ternovskiy, futuro giovane milionario) e delle grandi aziende, che già hanno esordito sul mezzo con le prime pubblicità «creative».

Terza (e per ora ultima) conseguenza: Twitter ormai fa molto 2009, il 2010 è all’insegna di Chatroulette. Dunque il cosiddetto jetset sta già sposando in massa il servizio, da Lady Gaga a Snoop Dog, passando per Jessica Alba, e a seguire tutti gli altri.