VARIE, 9 aprile 2010
SCHEDA SUL BLOCCO DELLE CARTE DI CREDITO
Il 2 aprile la Vigilanza della Banca d’Italia ha notificato ad American Express, uno dei marchi più noti nel mondo, il divieto di emettere nuove carte in Italia dal 12 aprile 2010. Lo stesso provvedimento ha colpito, lo scorso settembre, Diners Card.
il risultato di un’indagine degli ispettori Bankitalia negli uffici romani della multinazionale statunitense, durata cinque mesi, dal settembre 2009 al gennaio 2010.
L’indagine è partita dalla Procura di Trani, a condurla ci sono Carlo Maria Capristo e il suo sostituto Michele Ruggiero. Un gruppo di clienti delle carte revolving di American Express (che sono il 5% dei due milioni di carte del gruppo americano in Italia) ha segnalato alla Guardia di Finanza gli elevati tassi di interesse di questi strumenti. Esempio: uno di loro aveva un debito accumulato di 2.600 euro una rata mensile insoluta di 129 euro, e si è visto addebitare il pagamento di 686 euro. Un tasso di interesse del 28,98%.
Massimo Quarra, direttore generale di Amex Italia e Francesco Fontana, responsabile dei servizi legali sono nel registro degli indagati.
Questa indagine è la stessa che, tramite intercettazioni telefoniche, all’apertura di un diverso filone relativo alle presunte pressioni della Presidenza del Consiglio sull’Authority per le telecomunicazioni e sui vertici Rai.
I magistrati non indagano solo su Amex, ma su tutti gli istituti e delle società finanziarie che hanno emesso nel nostro Paese carte di credito cosiddette di "debito", vale a dire con rimborso rateale. Sono infatti "almeno una dozzina" le finanziarie e le corporations al momento sotto inchiesta.
In casi che coinvolgono istituti finanziari la magistratura di norma avvisa la Banca d’Italia, che a sua volta può avviare indagini nella sua veste di Authority (attraverso la Vigilanza).
Gli ispettori di Bankitalia hanno rilevato carenze sotto tre profili: usura, antiriciclaggio e trasparenza.
Per quanto riguarda l’usura, sono emerse violazioni soprattutto nel calcolo degli interessi di mora: i clienti che non riuscivano a rispettare i pagamenti si vedevano addebitare interessi superiori al «tasso soglia» che attualmente per il settore delle carte «revolving» ammonta al 22% annuo circa. Inoltre la Vigilanza contesta ad America Express l’«indebita applicazione di interessi di mora sull’intero capitale» con un sistema che tecnicamente si chiama "anatocismo": un calcolo che, al contrario di quanto prescrive la legge, prevede la capitalizzazione degli interessi di mora sull’intero capitale e non su quello non rimborsato alla scadenza. Con un effetto: gli interessi producono altri interessi, raggiungendo percentuali insostenibili.
Per l’antiriciclaggio, sono state rilevate irregolarità in tema di verifica e registrazione della clientela. In particolare l’archivio unico informatico della società è risultato non idoneo a consentire la piena registrazione della clientela stessa. La legge del 2008 pone in capo ai soggetti finanziari una serie di obblighi per permettere il continuo monitoraggio di ogni operazione che possa celare un sospetto. Le operazioni, in particolare, di trasferimento di contate effettuate dalle agenzie American Express su richiesta della propria clientela non erano sostenuta da sistemi informatici adeguati a rispettare le richieste della legge.
Va osservatoche proprio mercoledì l’Abi, l’associazione delle banche italiane, aveva chiesto alla Banca d’Italia ulteriori 12 mesi per mettere in regola il sistema, anch’esso evidentemente in ritardo.
Per i profili di trasparenza non veniva invece comunicata al cliente l’esistenza di limiti di disponibilità di credito, American Express è stata accusata di proporre ai clienti, per la firma, una modulistica contrattuale poco chiara, poco comprensibile e stampata con modalità che non ne facilitano la lettura.
In una nota di sette pagine Fabrizio Saccomanni, direttore generale di Bankitalia, scrive ne va del "rispetto di norme di legge di carattere imperativo", "dell’integrità del sistema finanziario da possibili coinvolgimenti in attività illecite", addirittura della "stabilità del sistema", che, tanto per dirne una - la più grossa - oggi, vede una società come Amex "esposta a rilevanti rischi operativi, legali, di reputazione".
Il divieto di emettere nuove carte, sia per American Express che per Diners (che ha solo problemi di riciclaggio), durerà fino a quando le due società 0non avranno dimostrato di "aver sanato definitivamente le irregolarità e le violazioni rilevate" durante i controlli, di essere in grado di operare sul nostro mercato nel rispetto delle norme "antiriciclaggio" e di quelle di "trasparenza" nei confronti della clientela.
L’Adusbef si costituirà parte civile nel processo di Trani.
Amex e Diners, con due comunicati, rassicurano la clientela e confermano "piena collaborazione". Diners ricorda che ”gli addebiti mossi da Bankitalia alla nostra società riguardano soltanto l’adeguamento dei sistemi informativi in materia di antiriciclaggio. Si tratta di un fatto tecnico che è stato ereditato lo scorso anno al momento del cambio di proprietà e ad oggi è stato risolto".
Le carte di credito in Italia sono 67 milioni (dato del 2008). Di queste 37,6 milioni sono realmente utilizzate, 21,5 milioni no. Le revolving sono in tutto 14,6 milioni.
Per avere una revolving basta una telefonata. Spesso sono le stesse finanziarie a chiamare e firmato il contratto si possono spendere 3.000-5000 euro al mese. Si paga a rate, e i tassi sono elevati, tra il 16 e il 21 per cento su base annua. Se non si paga una rata si rischia di pagare un tasso più elevatoe non solo sulla sola rata, ma su tutto il capitale residuo.
Nel procedimento principale sulle carte di credito l`Adusbef, che si è costituita parte civile, segnala che i tassi annuali richiesti ai clienti non in regola con i pagamenti potevano arrivare al 251%.
Secondo il documento di Bankitalia - che ha acceso un faro proprio sul settore delle «revolving» - la sospensione delle nuove carte è «un atto dovuto» perché l`American Express Europe, ossia la filiale inglese del colosso Usa, non si è dimostrata in grado di «rispettare norme imperative di legge».
Il blocco non riguarderà in alcun modo le carte Amex e Diners che sono già in circolazione, che potranno essere utilizzate normalmente dai clienti.
La prima carta di credito rislae al 1950, emessa da Diners Club. La prima banca ad implementare le carte di credito, invece, fu la Franklin National Bank di New York, nel 1951. Nel 1958 Bank of America rateizzò per prima il rimborso: era nata la revolving.
American Express è nata nel 1850 come compagnia di consegne espresso, basata ad Albany, nello stato di New York. BusinessWeek e Interbrand la mettono al 22esimo posto tra i marchi più preziosi al mondo (vale 15 miliardi di dollari), mentre Fortune la inserisce tra le 30 compagnie più amate del pianeta. Il New York Times dice che ha un tasso di soddisfazione dei clienti del 91%.
Nel 2008 Amex ha fatturato 31,92 miliardi di dollari, con 6,68 miliardi di utili. La capitalizzazione del gruppo ammonta a 52,3 miliardi di dollari.