Farnco Debenedetti, Vanity Fair, n 13, 7 aprile 2010, 7 aprile 2010
Sulle Ferrari a Melbourne, il 28 marzo, al posto del logo Malboro campeggiava un anonimo codice a barre
Sulle Ferrari a Melbourne, il 28 marzo, al posto del logo Malboro campeggiava un anonimo codice a barre. Le sigarette hanno sempre sponsorizzato la Formula 1. Ma il divieto talebano dell’Unione Europea a pubblicizzare il fumo in Tv chiude un epoca. Per quel codice a barre dietro la testa del pilota, riferisce il Wall Street Journal, la Philip Morris, produttrice delle Malboro, continuerà a pagare alla Ferrari oltre 100 milioni di dollari all’anno. Un «esercizio di ospitalità», spiegano elegantemente.