LUCIO CILLIS, la Repubblica 8/4/2010, 8 aprile 2010
IL VOLO ECOLOGICO PARIGI-MIAMI
Il primo "volo verde" della storia è decollato martedì scorso da Parigi ed è atterrato a Miami. Era un "normale" Boeing 747-ER dell´Air France con 400 persone a bordo, che però ha segnato una svolta storica: è infatti riuscito a risparmiare carburante e quindi a inquinare meno. Dopo tre anni di studi, prove e di investimenti da parte dell´Unione Europea e della Faa, l´autorità per l´Aviazione Usa, i progetti Aire (Atlantic Interoperability Initiative to Reduce Emissions) e Sesar (teso a modernizzare il controllo del traffico aereo) sono stati realizzati.
Air France, che ha rilanciato ieri la notizia del "primo volo verde transatlantico" parla di un indubbio successo grazie ad un risparmio di 3 tonnellate di carburante e di 9 tonnellate di CO2, pari al 5% in meno rispetto ad un normale volo di linea. Per non parlare dell´inquinamento acustico, che diminuirà a regime fino a 7 decibel (3 decibel in meno equivalgono ad una riduzione della metà dell´energia sonora emessa dalla sorgente).
Il piano, che porterà i cieli europei e statunitensi verso una nuova era di risparmi di emissioni di CO2 e di carburante, è ancora all´inizio del suo percorso. Ma l´attenzione delle compagnie, delle aziende e dei Paesi coinvolti è massima visto che Aire-Sesar punta a ridurre da qui al 2020, l´inquinamento provocato dagli aerei di linea del 10%. Con il taglio secco delle emissioni diminuiranno con percentuali analoghe anche i consumi di jet fuel e i tempi di percorrenza tra scali.
Il come è presto spiegato, anche se necessita di un piccolo sforzo nell´immaginare e paragonare le rotte che solcano i cieli a delle autostrade dove si correrà di meno. Nei prossimi anni, cambieranno le abitudini di "guida" di un aereo. Si passerà dal sistema odierno, che prevede delle corsie rigide, con salite e discese a "scalini", ad uno che punta alla gestione morbida del volo, basata sulla progressione delle variazioni di quota con atterraggi preceduti da ratei di discesa soft e velocità ridotte (salita e discesa "continua"). Anche la fase di "taxi", quella che precede il decollo e segue l´atterraggio, avverranno a bassa velocità, con la metà dei motori in funzione per tagliare i consumi. Tutto questo all´insegna dell´integrazione dei principali attori del trasporto aereo, dall´assistenza al volo, fino alle nuove tecnologie che saranno installate sugli aerei dal 2015.
Ma già oggi lo sforzo iniziale dell´Ue, che ha messo sul piatto di questo progetto oltre 2 miliardi di euro, impegnando un migliaio di tecnici e ingegneri aeronautici, sembra portare buoni frutti: il volo Air France tra la Ville Lumière e le spiagge di Miami, ha infatti impiegato lo stesso tempo di sempre per coprire la distanza che separa le due metropoli: 9 ore e 30 minuti. E non è un dato di poco conto, come spiega Massimo Garbini, direttore generale di Enav, l´ente italiano per l´assistenza al volo che partecipa al progetto pan-europeo: «I cieli da qui al 2030 vedranno triplicare il traffico aereo rispetto a oggi. Questo programma nel nostro Paese è operativo da due anni e ci permette di ridurre emissioni e consumi: ad esempio sulla tratta Roma-Milano 27 chilogrammi di carburante e 70 chili di CO2 in meno per ogni volo. La sua applicazione servirà a ridurre l´intasamento dei corridoi, limitando i ritardi, incrementando del 10% la sicurezza riducendo del 50% i costi di gestione».