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 2010  aprile 08 Giovedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "KAHLO

FRIDA"

Una relazione, quella tra arte e malattia, che diventa centrale se il paziente è l’artista, se è lui a soffrire, se è lui a guardare e ritrarre il mondo con gli occhi alterati dal dolore: succede in Van Gogh, in Frida Kahlo, e pure in Toulouse LautreC (Laura Anello, La Stampa 5/1/2010)

- Carmen Herrera, nell´albo d´oro dei pittori dell´America Latina, accanto a Diego Rivera e Frida Kahlo (Angelo Aquaro, la Repubblica 22/12/09)

- Con Pasolini fu amore vero", assicura Avila Camacho che ricorda di aver giocato da bambino nella celebre ’Casa blu’ dove vivevano la pittrice Frida Khalo e il muralista Diego Rivera. "Diego aveva una pancia enorme, Frida mi incuteva soggezione perchè fumava sigari e beveva tequila in continuazione", ricorda Avila Camacho che definisce "un tormento" le visite con i genitori ai due artisti (http://forum.politicainrete.net/storia/4064-dossier-savoia-umberto-ii-era-gay.html)

- I Coldplay, con il vendutissimo Viva la vida dello scorso anno, con omaggio a Frida Khalo (nel titolo) e a Delacroix e alla Libertà (in copertina) (Nicola Cossari, www.messaggeroveneto.it)

- All´immenso Gemeentemuseum dell´Aia, invece, si espongono parsimoniosamente alcune opere di molte famose coppie artistiche del Novecento. Tra cui: Frida Kahlo e Diego Rivera. Ma anche qui, visitatori rarissimi (Alberto Arbasino, la Repubblica 14/7/2009)

- Perchè ha scelto di trasformare la Galleria Gagosian in un pantheon di artiste del ’900, da Lee Miller a Frida Khalo, da Louise Nevelson a Eva Hesse (Elena Del Drago, il Manifesto 24/02/2009)

- GREED, un profumo che non esiste. Dieci mitiche artiste del XX secolo (Niki de Saint-Phalle, Frida Kahlo, Georgia O’Keeffe, Meret Oppenheim, Louise Nevelson, Tamara de Lempicka, Tina Modotti, Lee Miller, Eva Hesse, Sonia Delaunay) raffigurate in una serie di ritratti ricamati su un fondo di broccato e scelte come testimonial per pubblicizzarlo (Massimo Di Forti, Il Messaggero, 6/2/2009)

- Sopracciglia. Una Frida Khalo, stufa di sfoltirle, (impresa nel suo caso dolorosa) che decide di lasciarle come sono, selvagge, scure, sensuali (La Stampa 6 marzo 2008, ROSELINA SALEMI)

- Diego Rivera. In tali vicissitudini gli fu a lungo vicina una donna, perlopiù inchiodata in un letto, dopo un terribile incidente che la costrinse a una serie infinita di interventi chirurgici che ne fiaccarono il fisico, ma non lo spirito: Frida Kahlo, non a caso soggetto di una gran quantità di tele e disegni di Diego (Angelo D’Orsi, La Stampa 13/12/2007)

- SISSI (Daniela Olivieri) Bologna 1977. Artista. Con Schiele e Frida Kahlo in cima ai suoi amori artistici, è di Bologna ma non sta tanto ferma nella sua città (Varie)

- In Messico, rasenta la commedia la storia di Frida Kahlo e di Diego Rivera, che manterranno in piedi un braccio di ferro comprensivo di un divorzio e di un secondo matrimonio; lei sa che il prezzo della stabilità consiste nell’accettazione dei tradimenti di lui: «Poche discussioni, molta comprensione reciproca e, da parte mia, giusto poche odiose indagini circa altre signore che vanno improvvisamente a occupare un posto importante nel suo cuore» (Corriere della Sera 06/04/2005, pag.59 Franco Fanelli).

- Depilare è "diabolicum", ma perseverare nella sfrontatezza del sopracciglione folto e allusivo può esserlo ancora di più: l’esempio estremo è quello di Frida Kahlo (Giovanna Zucconi, L’Espresso, 12/05/2005).

- BERGGRUEN Heinz. Un giorno, il pittore messicano gli propose di visitare in ospedale sua moglie, Frida Kahlo, periodicamente in cura per i postumi di un grave incidente d’autobus. ”Lei conoscerà mia moglie e ti innamorerai di lei” gli disse in francese Rivera, mescolando il lei al tu, prima di entrare. Così avvenne: ”Mi sentii fortemente attratto da Frida come non lo ero mai stato stato da nessun’altra donna. Tornai a trovarla ogni mattina e in capo a pochi giorni decidemmo di lasciare San Francisco insieme”. Andarono a New York, trascorsero alcune settimane di focosa passione al Barbizon Plaza: ”La nostra stanza era per noi più importante di qualunque altro posto della città” ricorda Berggruen. Fu una bellissima avventura, finì all’improvviso com’era cominciata: ”Ci lasciammo piangendo”. Ma la storia con Frida Kahlo lo cambiò, facendogli sentire ”l’infelicità di essere lontano dall’Europa e dalla patria”. (Varie)

- Vanessa Incontrada, quanto guadagni?: "Non abbastanza per comprare ciò che vorrei". Una casa?: "No, un quadro di Frida Kahlo". (Nadia Beretta, "Cosmpolitan" 3/2004, pagina 104.)

- Per interpretare la pittrice messicana Salma Hayek (Frida) non si è più ritoccata le sopracciglia: le ha lasciate crescere tanto da avere sopra agli occhi un unico sopracciglio, tratto fisico distintivo della Kahlo (col la stampa27/8/2003; RadioCor Tv 18/09/03 unione sarda 2003).

- In onore della pittrice messicana Frida Kahlo, in Texas esiste una Santa Frida, protettrice della ragazze madri (Joyce Corrigan, "Amica" febbraio 2003 pagina 143).

- Di moda comprarsi le tele della pittrice messicana Frida Kahlo. Sotheby’s di New York ha venduto un suo autoritratto per 10 milioni di dollari; il cosiddetto ritratto Ibm, "Autoritratto con scimmia e pappagallo", è stato comprato da un argentino per più di 3 milioni; Madonna ha pagato più di un milione per un altro autoritratto di Frida circondata da scimmiette (Joyce Corrigan, "Amica" febbraio 2003)

- Ceneri. Nel testamento, Diego aveva disposto d’esser cremato, le sue ceneri mescolate a quelle di Frida e poi sparse su un letto. Fu invece tumulato nella Rotonda degli Uomini Illustri, a Città del Messico (Laura Laurenzi, "Infedeli", Rizzoli 2002).

- A Diego piacque sempre la peluria bruna sul labbro di Frida, che a sua volta non si sarebbe staccata mai dai «meravigliosi seni» del marito. Si tradivano vicendevolmente e spesso: lei per lo più con donne, lui perfino con la sorella della moglie, Cristina. Diego s’infuriava solo quando Frida si dedicava ai maschi: memorabile quella volta in cui gli fu recapitato il conto dei mobili che la moglie e il fascinoso amante giapponese Isamu Noguchi avevano comprato per arredarsi la garçonnière (Laura Laurenzi, Infedeli mondatori)

- Il 29 agosto 1929, il giorno del matrimonio con Diego Rivera, 43 anni, Frida Khalo, 22, riparò in lacrime a casa dei suoi. Voleva passare da sola la prima notte, perché, nell’ordine, l’ex moglie del suo sposo, Lupe Marín, modella, le aveva sollevato davanti a tutti l’abito nuziale per mostrare le gambe deformate dall’incidente sull’autobus e confrontarle con le proprie; durante il pranzo il marito, ubriaco, aveva esploso in aria una raffica di colpi di pistola ferendo il mignolo di un invitato. (Laura Laurenzi, Infedeli mondatori)

- Un giorno, dopo la scuola, Frida Khalo, futura pittrice, stava scendendo dall’autobus quando si ricordò di aver dimenticato l’ombrello a bordo. Risalì, lo acchiappò e fu trapassata, dall’addome alla vagina, dal corrimano di un tram che proprio in quel momento aveva speronato il fianco dell’autobus: «Così ho perso la mia verginità» (Laura Laurenzi, "Infedeli", Rizzoli).

- «Mi hanno amputato la gamba... Ho sempre il desiderio di uccidermi. Solo Diego mi trattiene dal farlo, perché mi sono messa in testa che potrei mancargli. Me l’ha detto lui e io gli credo» (Frida Khalo nel suo diario, cinque mesi prima di morire) (Sandra Petrignani, "Panorama", 21/11/2002 pagina 262.)

- Frida Kahlo a proposito delle donne: «L’attrattiva sessuale nelle donne finisce di colpo e poi non resta loro altro che quello che hanno nelle loro testoline per difendersi in questa maledetta vita del cazzo» (Sandra Petrignani, "Panorama", 21/11/2002 pagina 262.).

- Frida Kahlo, in una lettera al pittore messicano Diego Rivera, uomo che amò molto e che la fece soffrire «così tanto, è non pensavo di poter sopportare tanto dolore»: «Una certa lettera, vista per caso, in una certa giacca, scritta da una certa signorina, mi ha causato molta rabbia. Ma perché dovrei essere così sciocca e permalosa da non capire che le lettere, le tresche, le insegnanti di inglese, le modelle gitane... sono solo avventure, e che in fondo io e te ci amiamo moltissimo e, anche se passiamo attraverso innumerevoli avventure, porte sbattute, insulti e lamenti a livello internazionale, continuiamo ad amarci?" (Sandra Petrignani, "Panorama", 21/11/2002 pagina 261.)

- «Una donna piccola e strana, perfetta per un racconto di Garcia Marquez» (la scrittrice Angela Carter su Frida Kahlo) (Donata Righetti sul Corriere della Sera del 09/01/02 a pagina 33.)

- Frida Kahlo, nata in Messico nel 1907, colpita da bambina dalla poliomelite, a diciotto anni trafitta in un incidente dal corrimano di un autobus (di conseguenza costretta a subire trenta interventi tra cui l’amputazione della gamba destra). Nella camera della casa di Coyoacàn dove visse, lavorò e morì, una quantità di medicine e stupefacenti, svariate decorazioni «da negozio di giocattoli», un enorme specchio a sovrastare il letto a baldacchino al quale tentò di impiccarsi, il letto gemello su cui dormiva l’amatissimo cane Xolotl (Donata Righetti sul Corriere della Sera del 09/01/02 a pagina 33.)

- «La tenebra del suo dolore è soltanto lo sfondo vellutato per la luce della sua forza biologica, della sua sensibilità finissima, della sua intelligenza splendente» (Diego Rivera, pittore di murales, per lunghi anni marito di Frida Kahlo) (Donata Righetti sul Corriere della Sera del 09/01/02 a pagina 33.)

- «Bombe avvolte in nastri di seta» (André Bréton a proposito dei quadri di Frida Kahlo) (Donata Righetti sul Corriere della Sera del 09/01/02 a pagina 33)

- Frida Kahlo, solita chiamare l’amante Lev Trockij «piochitas», «barbetta a punta» (Donata Righetti sul Corriere della Sera del 09/01/02 a pagina 33)

- Frida Kahlo, solita togliersi tre anni di età per far coincidere la sua data di nascita con l’anno in cui iniziò la rivoluzione messicana (1910) (Pia Capelli su Libero del 15/02/02 a pagina 21.)

- Col suo ritratto intenso, bizzarro e denso di pathos della pittrice cult Frida Kahlo in Frida, nel 2002, la Hayek ha trasceso la mistica della ”sirena latina”, mostrando definitivamente di saperci fare sia come attrice che come produttrice, conquistandosi una candidatura all’Oscar (Varie)