Redazione, Libero 30/3/2010, 30 marzo 2010
Adele Mazza, 49 anni. Di Teramo, separata, un tempo bella ma ormai distrutta dalla droga («sembrava una vecchietta»), madre di un ragazzo di vent’anni, mercoledì 31 marzo telefonò alla sorella Pina per chiederle se poteva pranzare a Pasqua con lei e con la mamma, dopodiché sparì nel nulla
Adele Mazza, 49 anni. Di Teramo, separata, un tempo bella ma ormai distrutta dalla droga («sembrava una vecchietta»), madre di un ragazzo di vent’anni, mercoledì 31 marzo telefonò alla sorella Pina per chiederle se poteva pranzare a Pasqua con lei e con la mamma, dopodiché sparì nel nulla. Nella tarda serata di lunedì 6 aprile una donna, passeggiando col suo cane lungo un fossato in via Franchi, vide una gamba che sbucava dalle sterpaglie e chiamò la polizia. Lì intorno, sparpagliati in sei sacchetti della spazzatura, furono trovati altri pezzi di un corpo femminile. Chiamata sul posto Pina Mazza, costei, che in quelle buste pensava di dover riconoscere gli indumenti della sorella, «non i suoi resti mutilati», capì che la morta era proprio Adele quando vide «il suo busto». Per il delitto la polizia ha poi fermato due individui di Teramo: costoro chissà perché hanno strangolato la donna altrove, poi, con un machete, le hanno staccato gambe e braccia, quindi «con perizia da macellaio» hanno sezionato i cinque pezzi in più tocchi e li hanno ficcati, assieme ai vestiti della morta, nei sacchetti di plastica. Infine hanno messo i sacchetti su un furgone bianco, giunti vicino al fossato in via Franchi li hanno caricati su un carrello giallo di quelli usati per trasportare le bibite e l’hanno fatti rotolare giù per la scarpata. Prima di Pasqua a Teramo.