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 2010  aprile 07 Mercoledì calendario

DIVORZIO SENZA DRAMMI COS SI IMPARA L´ARTE DI RICOMINCIARE

Crisi permettendo, gli italiani continuano a divorziare. L´Istat calcola un aumento del 2,3%. Matrimoni rottamati per sempre, nonostante l´austerity. Per dimezzare le spese si opta per un addio consensuale. All´insorgere dei primi problemi si corre dall´avvocato e la domanda è: quanto mi costerà? Sono centomila ogni anno gli italiani che si concedono questo lusso, e il loro numero cresce. E per rendere meno traumatico un "rito di passaggio" diventato quasi routine arriva anche in Italia il salone del divorzio. Dopo Vienna, nel 2007, e dopo Londra e Parigi nel 2009, tocca ora a Milano ospitare questa sorta di fiera dell´addio ma anche del ricomincio da me il cui titolo è già un programma: "Ex, punto e a capo".
La chiave è sdrammatizzare. Non proprio prenderla a ridere però capire che il divorzio - una volta pagato il salatissimo conto - può anche essere una grande opportunità, l´inizio di una nuova vita. Lasciamoci così senza rancor, e soprattutto operiamo per la riduzione del danno, cerchiamo di rendere il più indolore possibile una pratica sempre più diffusa.
Racconta Milena Stojkovic, mediatrice famigliare di Ciao Amore, agenzia di divorce planning: «Oggi le coppie arrivano alla decisione di separarsi e di divorziare con un´incredibile leggerezza. Con superficialità. Tutto è banalizzato e allo stesso tempo drammatizzato. E chi ci va di mezzo sono i figli».
Lo conferma il presidente dell´Associazione matrimonialisti italiani, l´avvocato Gian Ettore Gassani: «Gli italiani si contendono i figli come fossero oggetti da espropriare o, peggio, bottino di guerra anche nell´ambito delle apparentemente miti separazioni consensuali. I danni subiti dai bambini contesi sono verificabili nelle migliaia di perizie psicologiche depositate nei tribunali e nell´aumento vertiginoso del ricorso alla psicoterapia infantile. Ogni anno si contano nel nostro Paese 160mila nuovi separati, 100 mila nuovi divorziati e la rottura di 20mila famiglie di fatto». Il divorzio, costosissimo su vari fronti, può ridurre in miseria, ricorda l´Associazione matrimonialisti italiani, che diffonde dati secondo cui il 25 per cento degli ospiti delle mense dei poveri sono separati e divorziati. Nell´80 per cento dei casi si tratta di padri che, pagato l´assegno di mantenimento, si ritrovano senza risorse.
Così stando le cose sembra arduo sdrammatizzare. Ma il salone a tema ci prova. L´appuntamento è per l´8 e il 9 maggio a Milano, all´Hotel Marriott di via Washington. «Si può divorziare in modo civile, a volte addirittura in allegria: quando la mia ex ottenne il divorzio dal suo precedente marito per esempio le organizzai una festa, con tanto di partecipazioni agli amici e bomboniere a forma di forbici», racconta Franco Zanetti, che di "Ex, punto e a capo" è l´ideatore. «La prima cosa da fare per ripartire - sostiene - è non sentirsi in colpa, rinnovarsi. Per questo abbiamo coinvolto dietologi, palestre, chirurghi estetici, scuole di ballo, beauty farm».
Si riduce a questo il divorzio? Fortunatamente ci sarà anche un approccio più serio: «Al salone avremo un´agenzia anti-stalking, soprattutto per le donne, e, a tutela degli uomini, saranno al lavoro gli esaminatori del Dna, visto che in Italia un bambino su dieci non è figlio del padre presunto», sottolinea Zanetti. Che business il divorzio, e c´è davvero posto per tutti: «Quello su cui puntiamo con maggior spiegamento di mezzi è il coté operativo, per un divorzio chiavi in mano, con la presenza di studi legali, squadre di psicologi, agenzie matrimoniali, investigative, immobiliari, disbrigo pratiche, agenzie di viaggi, servizi di babysitter ma anche di dogsitter, depositi temporanei per mobili e cose, decoratori, arredatori, ditte di traslochi e via elencando».
Ci sarà anche un´agenzia che si chiama Marito in affitto, a offrire, per 15 euro l´ora, dalla piccola riparazione agli altri lavori domestici tipicamente maschili. Ci saranno esempi di liste di divorzio su modello britannico nel caso parenti e amici vogliano fare un regalo utile al divorziato. E ci saranno le prime agenzie tutte italiane di divorce planning, come Ciao Amore, che si occuperà di rimettere in piedi il coniuge dopo la separazione, fino a organizzare - ammesso che se ne abbia voglia - veri e propri divorce party.