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 2010  aprile 07 Mercoledì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BENVENUTI

PAOLO"

AGOSTI Silvano. Regista: «[…] Ovviamente su migliaia di film ogni tanto ne esce qualcuno buono: a firmarli sono di solito David Lynch, Kiarostami, Kaurismaki, Paolo Benvenuti. Quest’ultimo lo reputo il più grande regista italiano vivente, il suo Gostanza da Libbiano è un capolavoro. […]»
(Daniele Cavalla, ”La Stampa” 21/6/2002) – Scheda Parrini su AGOSTI Silvano
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Nella seconda metà del Cinquecento, nel Granducato di Toscana, Gostanza da Libbiano fu accusata di stregoneria. Durante l’inchiesta venne denudata, appesa per i polsi e interrogata da due religiosi (uno anziano e in apparenza benevolo, l’altro giovane e più pressante) circa i suoi rapporti con la magia e il demonio. Una delle colpe di cui veniva accusata era quella di far uso di pozioni magiche per guarire i malati. In preda al terrore, Gostanza rivelò particolari sui suoi rapporti con Satana e sulla morte inflitta, senza rimorsi, a bambini e adulti. Ammise di essere una strega (come emerge dagli atti del processo a suo carico, svoltosi nel 1594) solo dopo essere stata sottoposta a torture e violenze. Alla fine i suoi persecutori la assolsero, ma per il resto della vita fu spiata e controllata. Sulla sua vicenda, il regista Paolo Benvenuti ha appena finito di girare un film, interpretato da Lucia Poli.
Roberto Escobar su Il Sole 24 Ore dell’11/3/2001 a pagina XVI.
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[COCO David] Un premio alla Mostra di Venezia nel 2003 per Segreti di stato di Paolo Benvenuti, analisi politico-processuale sul caso di Salvatore Giuliano; […].
Scheda Parrini su COCO David
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[…] il segreto di casa Puccini giaceva lì, tra le cianfrusaglie archiviate di una cantina. Sepolto vivo dentro una vecchia valigia. Intriso di sangue, veleni, menzogne. E di dolore, soprattutto. Sparso a piene mani su creature innocenti, per più generazioni. Una verità nascosta, […] Che solo oggi, quasi un secolo dopo, sembra trovare la sua soluzione grazie al paziente lavoro di un regista ostinato e appassionato, Paolo Benvenuti, che quella valigia è riuscito a scovare e ad aprire rivelandone il «tesoro» celato: centinaia di lettere, fotografie e persino un breve film. Da cui spuntano le prove di una seconda donna segreta del musicista e persino di un loro presunto figlio. […] il regista, già autore di pellicole di luminoso rigore quali Gostanza da Libbiano e Segreti di Stato, si appresta ora a raccontare la complessa vicenda in un nuovo film, La fanciulla del lago, titolo che rimanda non a caso a quello di una famosa opera di Puccini, La fanciulla del West.
[…]. L’anteprima assoluta alla Mostra del Cinema di Venezia martedì 4 settembre. […].
Giuseppina Manin, Corriere della Sera 28/8/2007
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Nella causa sarebbe potuto entrare anche il film del regista Paolo Benvenuti «Puccini e la fanciulla», nei cui preparativi erano stati trovati in un vecchio baule documenti che per Nadia Manfredi confermavano che suo padre Antonio fosse stato il figlio naturale concepito da Giulia Manfredi con Giacomo Puccini, nato nel 1923 (un anno prima della morte del compositore), poi abbandonato a Pisa dalla madre che non lasciò mai Torre del Lago, e infine morto a Viareggio nel 1988 dove era portiere d’albergo.
Luigi Ferrarella, Corriere della Sera 17/07/2009