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 2010  aprile 07 Mercoledì calendario

LO SVILUPPO SICILIANO AFFIDATO A UN 94ENNE

Raffaele Lombardo ha deciso di affidare una consulenza per lo sviluppo economico e le politiche industriali a Domenico La Cavera, 94 anni, presidente onorario regionale di Confindustria, della quale fu il primo presidente nel lontano 1950. Dice il governatore siciliano che il vegliardo consulente gli era assolutamente indispensabile. Che l’esperienza non faccia difetto a La Cavera, chiamato da tutti Mimì per la solida fama di viveur e vedovo di una delle più belle donne del Novecento, l’attrice Eleonora Rossi Drago, è fuori discussione. Come ha ricostruito in un libro di memorie scritto da Marianna Bartoccelli, ( Nuvola rossa, i paradossi che si rincorrono e la maledizione siciliana), fu uno dei protagonisti dell’«operazione Milazzo», l’elezione a presidente della Regione, nel 1958, del dicì Silvio Milazzo, appoggiato dai partiti di destra e di sinistra. Spinse Vittorio Valletta ad aprire lo stabilimento Fiat a Termini Imerese. Conobbe e osteggiò Enrico Mattei. Diede guerra agli insediamenti della chimica nell’isola («pattumiere») e ai monopoli fino a venir espulso da Confindustria. Tentò di convincere Roma a portare in Sicilia l’insediamento siderurgico poi finito a Taranto: «Mi fu risposto: "Mimì, che dici? Più fabbriche più comunisti"».
Insomma: per essere esperto, è esperto davvero. Resta però un solo, piccolo dubbio: ci sarà un po’ più di spazio, in Sicilia come in tutto il Paese, anche per i giovani di oggi o dovranno prima diventare ottuagenari?
Gian Antonio Stella