Paolo Bricco, Il Sole-24 Ore 7/4/2010;, 7 aprile 2010
QUANDO UNA CABINA E UN GETTONE VALEVANO UN SOGNO
Affrettatevi a entrare nelle cabine telefoniche per chiamare la fidanzata, gli amici, la mamma. Questo gesto, che ha segnato la vita degli italiani dal boom economico agli anni 90, fra poco non sarà più possibile. L’Agcom, autorità garante delle comunicazioni, ha consentito a Telecom Italia di procedere allo smantellamento della rete, fino a un massimo di trentamila cabine all’anno.
La diffusione dei cellulari, d’altra parte, le ha rese obsolete: negli ultimi dieci anni il loro utilizzo, sia come numero di chiamate sia per minuti di conversazione, è crollato del 90 per cento. Nel 2000 se ne contavano 300mila, ora sono 130mila e da otto cabine su dieci partono meno di tre chiamate al giorno. I telefoni resteranno però nei luoghi di pubblica utilità, come scuole, ospedali e caserme. E avvertiti dal cartello «questo telefono sarà smontato fra 60 giorni», i cittadini potranno chiedere, scrivendo all’Agcom, la grazia per la loro cabina preferita.