Maurizio Molinari, La Stampa 7/4/2010, pagina 80, 7 aprile 2010
DOMANDE
& RISPOSTE: COME E’ LA BOMBA DI OBAMA?
Che cos’è la «Nuclear Posture Review»?
«Il documento strategico con cui il governo americano stabilisce principi e modalità dell’impiego delle sue armi nucleari».
Cosa contiene la "Nuclear Posture Review" di Obama?
«Afferma il principio che la maggiore minaccia alla sicurezza degli Stati Uniti e del mondo viene non da una guerra fra nazioni nucleari ma dal terrorismo nucleare e dalla proliferazione di un crescente numero di Stati».
Quali le conseguenze?
«Poiché la minaccia non è più una guerra nucleare gli Stati Uniti riducono il ruolo dell’arsenale atomico per garantirsi superiorità militare e si impegnano a non sviluppare nuove atomiche, affidandosi ad armi convenzionali di ultima generazione in grado di mettere assegno attacchi devastanti».
Quali gli impegni strategici assunti da Obama?
«Gli Usa non useranno armi atomiche contro Paesi non nucleari, neanche a fini di autodifesa, con l’unica eccezione dei Paesi che violano il Trattato di non proliferazione».
A chi si riferisce?
«A Iran e Nord Corea. Nei loro confronti la minaccia di un attacco nucleare americano rimane perché Washington li accusa di proliferazione atomica».
C’è un legame fra la nuova strategia degli Usa e l’accordo Start con la Russia?
«Sì, la Casa Bianca ritiene i due eventi strettamente collegati. Proprio in quanto è stato raggiunto l’accordo Start, che stabilisce un tetto di testate di 1550 a testa, gli Stati Uniti accelerano nel ridimensionamento delle loro armi nucleari».
Cosa avverrà nel summit sul nucleare della prossima settimana a Washington?
«I leader di 47 nazioni sigleranno l’impegno di mettere al sicuro entro quattro anni tutto il materiale nucleare a rischio disseminato nel mondo. Sono questi depositi a fare gola a gruppi terroristi e mettendoli sotto chiave Obama si propone di ridurre i rischi di proliferazione nucleare».
Come è possibile che gli Usa i rinuncino all’atomica a fini di autodifesa?
«Se ciò avviene è perché nell’arsenale del Pentagono vi sono armi ultramoderne, grazie alle quali gli Stati Uniti saranno in grado di colpire rapidamente ovunque nel mondo con una tale potenza convenzionale da annientare qualsiasi tipo di minaccia. Si tratta di bombardieri strategici dotati di super-bombe».
Che cosa ha in mente Obama?
«L’obiettivo che si diede lo scorso anno nel discorso pronunciato a Praga, quando descrisse l’orizzonte di un "mondo senza armi nucleari". Allora disse "forse non ci riusciremo entro il periodo della nostra vita". Ma i tre passi a cui stiamo assistendo vanno in quella direzione: l’America ne limita drasticamente l’uso, le riduce assieme alla Russia e crea una grande alleanza contro la proliferazione nel mondo».
Questa alleanza fermerà il programma nucleare dell’Iran?
«Obama punta a questo, attraverso l’approvazione di "sanzioni che mordono" da parte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. La Casa Bianca ritiene che creare una solida intesa internazionale contro la proliferazione significa aumentare l’isolamento della Repubblica islamica, alla quale già tre diverse risoluzioni dell’Onu hanno chiesto di bloccare un programma nucleare».
Come è arrivato Obama a redigere la nuova strategia nucleare?
«Il documento è il risultato di 150 incontri fra i massimi consiglieri in materia di sicurezza, militari e non. Trenta incontri si sono svolti nelle sale protette della Casa Bianca».
In che cosa la «Nuclear Posture Review» è diversa dalla precedente?
«Nel 2002, dopo gli attacchi dell’11 settembre, George W. Bush varò una strategia che, come quella odierna di Obama, riduceva di molto l’importanza delle armi nucleari per proteggere la nazione. Bush però prevedeva l’uso di atomiche per rispondere ad attacchi chimici, batteriologici e convenzionali su larga scala mentre Obama abbandona tali opzione limitando la possibilità di un attacco nucleare solo in tre casi: l’aggressione da parte di un’altra potenza nucleare, da uno Stato non firmatario del Trattato di non proliferazione o da uno Stato che viola questo Trattato».
Per effetto della svolta verrà ridotto il numero di atomiche in Europa?
"Mosca e Berlino lo hanno chiesto espressamente. Ma Washington vuole che questa eventuale decisione venga adottata nell’ambito dell’Alleanza atlantica. L’Italia è d’accordo con Obama".