Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  aprile 06 Martedì calendario

DALLA FRANCIA DI LUIGI XVI AGLI USA DI OGGI

Nella Francia pre-rivoluzionaria
Non mancano i precedenti del declino che Niall Ferguson individua nell’attuale fase degli Usa.La decadenza inizia- secondo lo storico- con un’esplosione del debito e termina con un’inesorabile riduzione delle risorse per le forze armate. I precedenti della situazione americana non mancano. La Spagna degli Asburgo si dichiarò inadempiente per quattordici volte tra il 1557 e il 1696,e poi fu travolta dall’inflazione, dovuta alla sovrabbondanza delle importazioni d’argento dal nuovo mondo.Attorno al 1788,la Francia prerivoluzionaria di Luigi XVI, con Jacques Necker ( nell’illustrazione) alle Finanze, spendeva il 62% delle entrate per il servizio del debito pubblico, cresciuto per finanziare la partecipazione alla Rivoluzione americana.
• All’ombra di Hagia Sofia
Anche nell’Impero ottomano si verificò una situazione simile a quella della Spagna degli Asburgo e della Francia pre-rivoluzionaria. I pagamenti degli interessi e gli ammortamenti salirono dal 15% del bilancio nel 1860 al 50% nel 1875.In quegli anni,l’Impero ottomano spese cifre folli, soprattutto per rafforzare la Marina. Fu avviata anche la costruzione di fastosi palazzi,carichi d’oro e di cristalli. Fra gli altri, da ricordare il Dolmabahce Palace di Istanbul ( nella foto): progettato da Karabet Balyan,l’architetto del sultano Abdulmecid,fu decorato senza badare a spese (285 stanze, ori, candelabri in cristallo, arredi, giardini sterminati) e divenne sede amministrativa dell’impero dal 1856 al 1922.

La potenza militare degli Usa
La capacità degli Stati Uniti di gestire le finanze è proporzionale alla capacità di continuarea essere la potenza militare dominante nel mondo: gli esperti militari sono convinti che il successoo il fallimento della presidenza Obama dipenda dalla decisione di inviare o meno altri 40mila soldati in Afghanistan. Intanto, però, gli Usa hanno deciso di diminuire del 28% il numero degli aerei tattici entro il 2025 ( nella foto, un caccia F22,fiore all’occhiello da 350 milioni di dollari dell’aeronautica Usa).