varie, 6 aprile 2010
SCHEDA SUL TERREMOTO DELL’AQUILA UN ANNO DOPO
Scossa principale: il 6 aprile 2009 alle ore 3:32
Scala Richter: 5,9
Magnitudo: 6,3 (Mw)
Epicentro alle coordinate geografiche 42°20′51,36″N 13°22′48,4″E (tra L’Aquila, Tornimparte e Lucoli).
308 morti, 1500 feriti e 65.000 sfollati circa. Si stima che siano 10/15 mila gli edifici danneggiati.
Al 9 agosto 2009 secondo la Protezione Civile gli sfollati erano 48.818, di cui 19.973 presso 137 tendopoli (in 5029 tende), 19.149 in alberghi e 9.696 presso case private. A questi vanno aggiunte 273 persone presenti in 9 campi spontanei.
Al 14 novembre 2009 il numero degli sfollati risultava pari a 21.874, di cui 671 in 17 tendopoli, 13.224 presso strutture alberghiere (8.832 fuori della provincia dell’Aquila) e 7.979 in case private. 4.764 persone hanno avuto una sistemazione nelle C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili) e 480 nei M.A.P. (Moduli Abitativi Provvisori).
Al 22 gennaio 2010: 10.128 sfollati, di cui 1.123 nelle caserme di Coppito e Campomizzi, 8.905 presso strutture alberghiere (6.195 fuori della provincia dell’Aquila). 12.056 persone nelle C.A.S.E. e 2.362 nei M.A.P.
Sei classi per identificare gli edifici: A (Agibile, erano 38.105), B (Temporaneamente inagibile ma agibile con provvedimenti di pronto intervento, 9.398), C (Parzialmente inagibile, 1.978), D (Temporaneamente Inagibile da rivedere con approfondimento, 600), E (Inagibile, 19510), F (Inagibile per cause esterne, 3.893).
L’ultimo documento consultabile sulla ricostruzione è il BURA (Bollettino ufficiale della Regione Abruzzo) del 10 marzo 2010.
Nel decreto contenuto nel Bollettino, il Commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, autorizzata il Provveditorato alle Opere pubbliche ad esperire le gare di appalto per la ricostruzione di alcuni edifici pubblici ritenuti prioritari e la cui progettazione è stata completata.
Entro l’11 aprile saranno quindi appaltati i lavori nei seguenti edifici: ex archivio di Stato da adibire a locali della Corte d’Appello del’Aquila; Comando regionale della Guardia di Finanza dell’Aquila; Caserma Campomizzi (palazzine A o B, F e G); Direzione regionale Vigili del Fuoco; Università dell’Aquila – Facoltà di Lettere; mensa Ex OMPI; palestra della Scuola Patini; impianto antincendio dell’Accademia Belle Arti dell’Aquila. Entro il mese di maggio saranno invece appaltati i seguenti lavori: Direzione provinciale Vigili del Fuoco L’Aquila; Uffici del Provveditorato Interregionale alle Opere pubbliche; Palazzo di giustizia; Stazione Carabinieri del Comune di S. Demetrio ne’ Vestini ; Stazione Carabinieri del Comune di Goriano Sicoli.
In questo decreto il Commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, specifica che la ricostruzione del resto degli edifici de L’Aquila e degli altri paesi distrutti dal terremoto spetta agli enti locali, i quali la effettueranno secondo i criteri che meglio rispondono alla storia dei centri distrutti. I sindaci, entro l’11 aprile 2010 (cioè 30 giorni dalla pubblicazione del decreto), dovranno predisporre la riperimetrazione dei centri storici che è cuore dei Piani di ricostruzione, che stabiliscono ad esempio cosa abbattere e cosa conservare, e come rendere sicure sismicamente le abitazioni. Le linee guida che consentiranno finalmente ai cittadini, di avviare, con elementi certi, la ristrutturazione delle loro abitazioni. I sindaci dovranno pubblicare un avviso con il quale richiedono ai proprietari interessati, singolarmente o in forma associata, di presentare proposte di intervento per i propri immobili, entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso stesso.