Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  aprile 06 Martedì calendario

LETTERA: L’ARTISTA CHE RITRAEVA CENCI NON REGINE

Mi permetto di aggiungere un aneddoto alla bella puntata che Gramellini, con Fruttero, scrive sulla storia d’Italia. Quando la regina Margherita andò a Napoli, volle conoscere il pittore abruzzese, Teofilo Patini, noto a quel tempo per i suoi quadri di dolente verismo, da «Bestie da soma» all’«Erede» a «Vanga e latte», in cui rappresentava la miseria del mondo pastorale e contadino della sua regione. La regina chiese al pittore di farle un ritratto. Patini rispose:«Dipingo cenci, non regine». L’episodio è confermato da molti autori, a cominciare dal prof. Francesco Bologna, che a Patini dedicò anni fa una ricca monografia.
GIACOMO D’ANGELO