Angelo d’Orsi, La Stampa 3/4/2010, pagina I, 3 aprile 2010
URGE UN ALTRO CORSO SUGLI AVVERSARI
Einaudi manda in libreria una nuova edizione (curata da Francesco Biscione) delle «Lezioni sul fascismo» di Palmiro Togliatti, pubblicate per la prima volta nel 1970, ripristinando il titolo originario: «Corso sugli avversari».
Il corso fu svolto da Togliatti a Mosca nel 1935, a beneficio dei militanti comunisti riparati in Russia. Chi sono gli avversari? Ovviamente i fascisti. Ma non il popolo in camicia nera, bensì le organizzazioni. Il corso fornisce chiavi di lettura del regime mussoliniano del tutto inedite per l’epoca, con la famosa definizione di «regime reazionario di massa», confermando il talento intellettuale, oltre che politico, di Togliatti.
In tal senso, persino Renzo De Felice si abbeverò a questa fonte, per teorizzare - dimenticando tuttavia l’elemento coercitivo del fascismo - il «consenso» al regime.
Più in generale, da queste pagine emergono, al di là dell’oggetto specifico, due esigenze basilari: studiare attentamente gli avversari, cercando di cogliere quali fili essi siano in grado di tessere per legare a sé una fetta, più o meno cospicua, di popolazione; e, in secondo luogo, non disprezzare quest’ultima, ossia chi simpatizza o vota per «gli altri». Un insegnamento, quello del prof. Togliatti, che forse la sinistra, reduce da una nuova batosta, farebbe bene a meditare.