Irene Maria Scalise, la Repubblica 6/4/2010, 6 aprile 2010
ETICO MA ANCHE BELLO: DIVENTATO CHIC IL RISPETTO DELL’AMBIENTE
Per anni è stato sinonimo di brutto ma buono. quel design che fa rima con eco, riciclo, riuso e sostenibilità ambientale. Considerato l´aspetto "di sinistra" dell´arredamento aveva però il difetto di essere poco sexy. Ma, in occasione del Salone del mobile di Milano (dal 14 al 18 aprile), debutta con un nuovo look. Bello, fascinoso e persino chic. Travolge il mercato e conquista le aziende più note che lo guardavano con sospetto. Anche il geniale Philippe Starck, dopo aver suscitato scalpore con le sue dichiarazioni sulla presunta morte del design, lo ha fatto risorgere lanciando il democratic ecology sotto forma di pala eolica. Un micro generatore eolico per risparmiare l´80% dell´energia utilizzata per le abitazioni. «Ci sarà una congestione di sostenibilità e, da un anno all´altro, assistiamo al risveglio dell´animo verde», spiega Marco Capellini, architetto ideatore di Matrec (la prima banca dati di prodotti riciclati), «attenzione però, quando di qualcosa si dice che è sostenibile bisogna spiegare perché altrimenti, si rischia di scivolare in quello che gli americani definiscono Greenwashing e che noi traduciamo in lavaggio di facciata».
Il boom dell´ecologicamente corretto ha dalla sua un forte "traino". Il design buono è cresciuto in fatto d´estetica. « stato fatto un salto che stimola le aziende e rassicura i consumatori. Chi acquista un prodotto sostenibile sa che si mette in casa qualcosa che sarà fiero di mostrare», continua Capellini, «ecco allora il legno certificato, i trattamenti naturali, le vernici ad acqua, le bio plastiche e la gomma che sarà la vera new entry del salone». E a proposito di gomma, a farla debuttare in grande stile, ci pensa un nome storico come Moroso. «A Milano presenteremo Beth, una poltrona ricavata dai pneumatici usati, colorata con vernice non tossica, e imbottita con poliestere ottenuto dal riciclo delle bottiglie, ma anche un divano imbottito di gomma di fonte vegetale», spiega l´art director Patrizia Moroso, «la cosa importante è che industria e tecnologia si stiano interessando all´argomento. Perché l´eco sia una cosa seria, infatti, bisogna lavorare in una catena virtuosa e fornire un "pedigree" agli oggetti». Sempre in fatto di sedie anche Cassina dice la sua con Treuno Tre, realizzata da Piero Lissoni con una riciclabilità fino all´80%.
E se l´eccentrica stilista Agatha Ruiz della Prada presenta una casa con mobili in cartone riciclabile, l´ecologia entra nell´intimità dei bagni con i rubinetti proposti da Roca, Hansgrohe, Cristina Rubinetterie e Silfra, che riducono l´emissione d´acqua ed evitano gli sprechi di energia elettrica. Se le cucine Scavolini, Snaidero e Valcucine rivelano un cuore verde, i nuovi modelli di lavastoviglie lavano con soli 7 litri d´acqua (Bosh) e permettono di risparmiare il 20% di energia elettrica e di contenere un terzo di oggetti in più (Hoover Dynamic 3D). Se le lampadine LED Philips permettono un livello di risparmio energetico del 80%, e consentono di ridurre le emissioni di CO2, designer come Giulio Iacchetti, Setsu & Shinobu Ito e Denis Santachiara in collaborazione con Regenesi garantiscono una second life ai materiali tradizionali. E infine debuttano la collezione tessile e i mobili, rigorosamente bio, di Plinio il giovane, il tessuto realizzato da bottiglie d´acqua di Christian Fischbacher e la scala a chiocciola Techne di Fontanot completamente smontabile e riciclabile nei materiali.