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 2010  aprile 06 Martedì calendario

S A INTERNET SE CONVIENE E DIVERTE

Solo il 9 per cento del campione ha deciso di rispondere al questionario via web, come i documenti avrebbero aiutato a fare facilmente; gli altri, per rispondere, hanno utilizzato le possibili alternative: oltre il 40% ha compilato i moduli su carta e li ha spediti per posta, più del 12% li ha consegnati al proprio comune di residenza, una minoranza ha addirittura atteso che gli incaricati dell’Istat passassero a casa per raccoglierli. Deduzione circolata negli ambienti istituzionali «di maggioranza»: gli italiani non sono ancora veramente pronti a servirsi di Internet, anche se perfino il premier Silvio Berlusconi ha ormai deciso di usare Facebook per consultare gli elettori. Controdeduzione negli ambienti dell’opposizione: «La gente non usa Internet perché non ha avuto la banda larga che il governo gli aveva promesso».Questo indecifrabile leviatano che è Internet continua insomma a suscitare emozioni complesse e contraddittorie. Ma la verità è completamente diversa. La verità è che i comportamenti del grandissimo pubblico che frequenta Internet, anche in Italia e anche senza banda larga, non confermano quasi mai le previsioni dei guru del marketing tradizionale. E gli esempi, prima di andare a sfrugugliare l’Istat, sono innumerevoli. Ci ricordiamo «Second Life»? Quella specie di videogioco con i personaggini che diventavano Avatar e che poteva vivere una metavita virtuale in nome e per conto dei loro creatori? Ecco, due anni fa sembrava il sol dell’avvenire, il nuovo ambiente di massa destinato a cambiare rapporti sociali e equilibri di potere. Poi, si è sciolto come neve al sole: semplicemente, ha stufato. Era solo un giochino e come tale è passato di moda. «Ma i social network, quelli no!», qualcuno potrebbe replicare. Balle. Un signore come Rupert Murdoch, che di solito ha fiuto, ha mollato 500 milioni di dollari due anni fa per comprarsi MySpace e da allora questo maxi-network non ha fatto che perdere terreno sia come numero di utilizzatori che come intensità di esercizio. Che significa tutto questo? Significa che il web piace e attira perché, in quanto e a patto di essere «meglio» di ciò che sostituisce. O «meglio» nel senso di più divertente o meglio nel senso di più pratico o di più economico. Altrimenti, perché cambiare? E quindi: oggi tutti i ragazzi, e non solo, si divertono con Youtube perché hanno una scelta amplissima, quasi infinita (meglio di prima!) di video di ogni genere del tutto gratis (meglio di prima). Le banche on-line stanno conoscendo un vero boom perché permettono di fare in meno tempo e a minor prezzo le operazioni che venivano fatte tradizionalmente allo sportello., E così via. Compilare un modulo dell’Istat on-line anziché su carta e spedirlo via mail anziché tenerlo in casa a disposizione del prelevatore non era meglio: non conveniva e non divertiva. Tutto qui.