ALESSANDRA RETICO, la Repubblica 4/4/2010, 4 aprile 2010
Nei Gold Class cinema ideati dieci anni fa dall’australiano Graham Burke gli spettatori più ricchi guardano i film in sale da venti a massimo quaranta posti (prenotazione obbligatoria), un valletto in livrea parcheggia l’auto, per cena c’è un menù a cinque stelle, la poltrona, reclinabile, è dotata di coperta cuscino e pulsantiera (per chiamare l’hostess personale anche sulla scena clou)
Nei Gold Class cinema ideati dieci anni fa dall’australiano Graham Burke gli spettatori più ricchi guardano i film in sale da venti a massimo quaranta posti (prenotazione obbligatoria), un valletto in livrea parcheggia l’auto, per cena c’è un menù a cinque stelle, la poltrona, reclinabile, è dotata di coperta cuscino e pulsantiera (per chiamare l’hostess personale anche sulla scena clou). I cinema di lusso - frequentati da due milioni e mezzo di spettatori top class all’anno - oltre che in Australia sono anche in America (per ora in California, nello Stato di Washington e nell’Illinois, ma nei prossimi cinque anni ne apriranno altri trenta) e in Europa (in Gran Bretagna e in Germania). Prezzi: 50 dollari per una bottiglia di spumante, 14 per gli anelli di seppia al forno, 19 per un toast di carne e 29 per il biglietto d’ingresso. *** A Berlino ovest c’è l’Astor Film Lounge, prima boutique cinematografica del Paese: 250 posti, parcheggio privato, drink nel foyer retrò, sala a conchiglia, champagne e finger food, camerieri ovunque, 17 euro solo l´ingresso. *** In Italia, dove i cinema di lusso non esistono, nel 2009 il numero delle sale è calato del 25 per cento mentre è cresciuto il numero degli schermi (+67 per cento). Se le monosale soffrono, la dimensione tra 5 e 7 schermi sembra essere quella più vitale del settore.