Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  aprile 04 Domenica calendario

Nei Gold Class cinema ideati dieci anni fa dall’australiano Graham Burke gli spettatori più ricchi guardano i film in sale da venti a massimo quaranta posti (prenotazione obbligatoria), un valletto in livrea parcheggia l’auto, per cena c’è un menù a cinque stelle, la poltrona, reclinabile, è dotata di coperta cuscino e pulsantiera (per chiamare l’hostess personale anche sulla scena clou)

Nei Gold Class cinema ideati dieci anni fa dall’australiano Graham Burke gli spettatori più ricchi guardano i film in sale da venti a massimo quaranta posti (prenotazione obbligatoria), un valletto in livrea parcheggia l’auto, per cena c’è un menù a cinque stelle, la poltrona, reclinabile, è dotata di coperta cuscino e pulsantiera (per chiamare l’hostess personale anche sulla scena clou). I cinema di lusso - frequentati da due milioni e mezzo di spettatori top class all’anno - oltre che in Australia sono anche in America (per ora in California, nello Stato di Washington e nell’Illinois, ma nei prossimi cinque anni ne apriranno altri trenta) e in Europa (in Gran Bretagna e in Germania). Prezzi: 50 dollari per una bottiglia di spumante, 14 per gli anelli di seppia al forno, 19 per un toast di carne e 29 per il biglietto d’ingresso. *** A Berlino ovest c’è l’Astor Film Lounge, prima boutique cinematografica del Paese: 250 posti, parcheggio privato, drink nel foyer retrò, sala a conchiglia, champagne e finger food, camerieri ovunque, 17 euro solo l´ingresso. *** In Italia, dove i cinema di lusso non esistono, nel 2009 il numero delle sale è calato del 25 per cento mentre è cresciuto il numero degli schermi (+67 per cento). Se le monosale soffrono, la dimensione tra 5 e 7 schermi sembra essere quella più vitale del settore.