Angelo Aquaro, la Repubblica 2/4/2010, 2 aprile 2010
MAILER, AMORE E PASSIONE NEL LIBRO DELLA MOGLIE
Sei mogli, nove figli e "una piccola armata di amanti" dopo, sul letto di morte di quella casa di Brooklyn che aveva vissuto i party più sexy e chiassosi di New York, Norman Mailer, 84 anni, intubato come un astronauta, continua a pensare alla vita: anche se a quella dell´adildà. Ha già pronto il discorso da fare all´angioletto che deciderà della sua reincarnazione. «Non mi importa in quali povere circostanze, ma vorrei rinascere come un atleta nero e di successo: come Mohammed Ali» supplica, lui nato bianco ed ebreo. Ci dispiace, risponde l´angioletto, per quella categoria siamo tutti pieni: tornerai sulla terra come scarafaggio. «Ma non ti preoccupare: ti garantisco che sarai lo scarafaggio più veloce dell´isolato...».
Incontenibile Norman Mailer. A tre anni dalla morte, l´America riscopre il maestro del Nudo e il Morto – lo scrittore finito in galera per il Vietnam, l´inventore con Truman Capote e Tom Wolfe del New Journalism, il fondatore del Village Voice – con tre libri di memorie avvincenti come romanzi.
Il più ricco e doloroso, Un biglietto per il circo, è quello dell´ultima moglie, Norris Church Mailer. Ultima ma detentrice, se così si può dire, del matrimonio più longevo: trent´anni. Da quel primo incontro nel ´77 – lei 26enne e lui 52enne – da quella notte di sesso sul pavimento del soggiorno di lei, conosciuta durante un reading in Arkansas, fino alla morte: 10 novembre 2007.
Per carità: un tipino la signora. I primi tempi Norman si diverte a presentarla agli amici come Cinnamon Brown, aspirante pornostar. E tra le sue conquiste c´è già stato un connazionale di nome Bill Clinton: «Difficile resistergli: e infatti non lo feci». Ma è Norris che riesce a mettere ordine nella vita disordinata di Mailer, segnata da un divorzio dopo l´altro e da quella tragedia sfiorata: l´accoltellamento della seconda moglie, Adele Morales, dopo una lite al termine di una serata alcolicamente esuberante, che la poveretta ricorderà nel ´99 in un´altra, arrabbiata biografia, L´ultima festa.
Norris sembra capace del miracolo, l´addomesticamento dello scrittore americano più fedifrago del Novecento, con cui attraversa i favolosi anni Settanta di festa in festa: tra Woody Allen e Jackie Onassis, Joni Mithcell e i Ramones. Finché, lei stessa, non trova tra le sue carte le prove degli ennesimi tradimenti.
Non posso permettermi un sesto divorzio, implora lui. La coppia non scoppia. Ma ormai tra loro c´è «solo l´amicizia». Questo almeno racconta Carole Mallory, ex attrice e modella, in Loving Mailer, ricostruzione dei nove anni di sesso in cui lo scrittore «neppure una volta» – ci assicura – fa flop. «Gli bastava darmi un´occhiata, nuda, coperta solo di sexy lingerie. Ogni volta qualcosa di diverso, ogni volta un gioco nuovo, il dottore, la manicure, il regista di Hollywood». A Natale lui le regala un videoregistratore per guardare insieme i film porno e lei ci resta un po´ così ma oggi Carole è una giornalista di successo, lui mi ha insegnato tutto, dice, «leggeva i miei manoscritti e facevamo l´amore». Un bell´apprendistato.
Non c´è invece, o quasi, sesso, nei ricordi di Dwayne Raymond, la cameriera di Cape Cod, la spiaggia dei Kennedy, che Mailer trasformò nella sua assistente degli ultimi anni. Sarà che il maestro è troppo in là con l´età ma i peccati descritti qui sono tutti di gola. Come l´ultimo, proprio sul letto di morte.
Norman non può più parlare ma chiede con un appunto l´ultimo cocktail: rum e succo d´arancia. Il figlio Michael lo prepara e glielo fa scivolare giusto sulle labbra, poi lo passa di bocca in bocca intorno al suo capezzale, la moglie, i figli, gli amici più intimi, prosit, salut... Scrive ancora, innamoratissima, l´ex sexy Norris, che oggi è una donna piegata anche lei da una malattia incurabile: «Chissà che starà combinando, nell´aldilà. Non vedo l´ora di riabbracciarlo e scoprirlo».