Leonardo Martinelli, Il Sole-24 Ore 3/4/2010;, 3 aprile 2010
AL SUPERMARKET DI PARIGI PIENO SCONTATO DEL 30%
Sono in tanti in Francia, prima di decidere dove andare a fare benzina, a collegarsi a www.zagzag.com. Grazie alle informazioni inviate a getto continuo dagli internauti, è possibile capire per area dove il carburante è più conveniente. E, quasi sempre, sono le pompe della grande distribuzione ad assicurare la migliore offerta. Sì, perché in Francia è dagli anni 70 che si può fare il pieno al supermercato a prezzi da 3x2.
Prendiamo subito un esempio concreto. Ieri sera, nella Seine-Saint-Denis, che è la provincia subito a nord di Parigi, praticamente periferia e terre limitrofe su un totale di appena 232 chilometri quadrati, secondo www.zagzag. com, si passava per la senza piombo 98 da 1,195 euro al litro a ben 1,540 con un divario del 30% circa. Il primo prezzo è stato rilevato all’ipermercato Intermarché di Aulnaysous- Bois. Il secondo, invece, a un normale distributore Esso del centro di Saint-Denis, non così lontano però dalla stazione precedente.
Nel 1980 la vendita dei carburanti assicurata dai grandi gruppi petroliferi (in Francia rappresentati dall’Ufip) e dai distributori indipendenti ammontava all’88% del totale e solo il restante 12% veniva coperto dalla grande distribuzione, già allora fortemente radicata in tutte le regioni. Nel 1990 eravamo rispettivamente a 62 e 38 per cento. L’ascesa è stata da allora inesorabile: 56% nel 2000 per la grande distribuzione, 57 nel 2005 e 60 nel 2009. Carrefour è ormai, dietro Total, il secondo gruppo del settore. Nel 2009 ha alimentato il 14,36% della vendita di benzina in Francia e l’8,59% del gasolio.
La crisi, fra l’altro, sta favorendo proprio le pompe collocate negli ipermercati e nei supermercati (quasi sempre nei parcheggi). Fra il 2008 e il 2009 il numero dei punti vendita di carburanti sono ( a sorpresa) aumentati, passando da 4.796 a quota 4.872. Questo passo in avanti è stato realizzato grazie soprattutto alle nuove installazioni della grande distribuzione. Il prezzo medio, negli anni, è stato spinto verso il basso? Non come tanti esperti immaginavano, perché un litro di verde 95 in marzo è costato comunque in media 1,353 euro (contro 1,293 in gennaio).
Ma, lo abbiamo visto, le oscillazioni possono essere in Francia molto ampie. Alla Fip, la Federazione delle industrie petrolifere, sottolineano che «la grande distribuzione, a differenza dei nostri punti vendita, non offre molti servizi aggiuntivi: anche per questo può permettersi di stringere sui margini e praticare prezzi più bassi». pure vero che la presenza delle pompe è considerata da supermercati e ipermercati una possibilità in più per attirare i consumatori. Le società riducono i margini sulla benzina. Sanno bene che potranno compensare con quelli generati dallo shopping del cliente.