Ornella Ferrario, Chi, n.13, 31/03/2010, pp.115-118, 31 marzo 2010
Valerio Staffelli. Lui si definisce informatore pubblico, ma per la gente comune è Superman, uno che, contrariamente al suo aspetto mite e discreto, riesce a fare miracoli
Valerio Staffelli. Lui si definisce informatore pubblico, ma per la gente comune è Superman, uno che, contrariamente al suo aspetto mite e discreto, riesce a fare miracoli. ”Bisognerebbe dirlo a Staffelli”, si sente dire in strada, dal tram al supermercato, appena qualcuno si trova protagonista di un’ingiustizia. «Più che Superman mi sento Don Chisciotte, come lui sono un po’ cialtrone e poi non ho neanche la cabina per cambiarmi e schizzare via al volo. Non conosco effetti speciali, faccio ridere e basta. […] L’altro giorno mi ha fermato la polizia stradale per un controllo di routine sul territorio. Quando mi hanno riconosciuto, prima mi hanno chiesto i documenti e poi, attaccati al finestrino, mi hanno raccontato le malefatte di cui erano rimasti vittime. Non erano balle, erano vere ingiustizie! Penseremo anche a loro». *** Ha una pagina su Leggo, uno dei quotidiani gratuiti che escono in Italia. «Mi arrivano cinquecento mail al giorno in redazione e quasi tutte sono segnalazioni importanti». *** Il duello Staffelli-Del Noce si è risolto con lui assolto e una multa da pagare per Del Noce. «Beh, di solito sono io la vittima. […] Ogni lestofante, grazie alla legge italiana, ha la possibilità di denunciare chi lo prende con le mani nella marmellata, cioè io. […] Credo che il nostro lavoro sia di grande sacrificio, non come fanno oggi i giornalisti che vanno in Internet. Se fai il lavoro con attenzione e fatica, se consumi le scarpe, il risultato lo porti a casa. Non c’è niente di impossibile». *** Sport preferiti: golf e sci. «Mi piace il golf e scrivo per un giornale di golf. Mi piace sciare e scrivo per un giornale che parla di sci. Insomma, unico l’utile al dilettevole».