Gabriele Parpiglia, Chi, n.13, 31/03/2010, pp. 104-108, 31 marzo 2010
Antonio Di Natale. «L’altra notte ho fatto un sogno. Stavamo giocando la finale dei Mondiali in Sudafrica
Antonio Di Natale. «L’altra notte ho fatto un sogno. Stavamo giocando la finale dei Mondiali in Sudafrica. Italia contro Argentina. Il gol decisivo lo avevo segnato io e correvo a esultare dai nostri tifosi, mentre Maradona (commissario tecnico dell’Argentina) mi guardava impietrito. Stupendo. E pensare che anni fa facevo il raccattapalle pur di andare a vedere Diego a Napoli». *** Antonio sarà l’attaccante che, ai prossimi Mondiali che si terranno in Sudafrica, guiderà la Nazionale. «A patto che mia moglie non venga. L’ultima volta che si è presentata allo stadio eravamo a Vienna. Si giocavano i Campionati europei del 2008 e ho sbagliato il rigore decisivo». *** Sposato con Ilenia Betti, che sul piede sinistro mostra un tatuaggio con le lettere ”F” e ”D”, ovvero Filippo e Diletta. «E pensare che, quando l’ho conosciuto, non mi piaceva, non sapevo nemmeno chi fosse e che lavoro facesse. […] Una mia amica me l’ha presentato proprio con questa definizione: ”Lui è un bomber”. Ma che cosa vuol dire? Di viso, poi, era veramente bruttino, ma aveva un lato B da sballo. Così ho accettato il suo invito. Era il 1° aprile 1997. Lui mi parlava in napoletano stretto e io non capivo nulla, ma ero già pazza di Antonio. Da allora non ci siamo più lasciati». Nel 2004 sono arrivate le nozze… «E’ stata lei a chiedermelo». «E’ vero. Se fosse per lui, saremmo ancora fidanzati. Però dal viaggio di nozze siamo tornati in tre». *** «Ogni anno succede sempre la stessa cosa. A fine campionato mi ritrovo sul punto di andare via. Mi volevano il Barcellona, il Milan e gli altri. Poi guardo mia moglie e ci diciamo: ”Ma chi ce lo fa fare? A Udine si sta bene».