Axel Florence, Chi, n.13, 31/03/2010, pp. 62-68, 31 marzo 2010
Jesus Luz. Jesus Luz e Madonna si sono conosciuti in occasione di un servizio fotografico di moda e la loro storia d’amore è iniziata in quel preciso momento: era il 17 dicembre 2008, all’Hotel Gloria di Rio
Jesus Luz. Jesus Luz e Madonna si sono conosciuti in occasione di un servizio fotografico di moda e la loro storia d’amore è iniziata in quel preciso momento: era il 17 dicembre 2008, all’Hotel Gloria di Rio. «La gente potrebbe pensare che si sia trattato di una semplice coincidenza, di pura fortuna, ma io credo nel potere d’attrazione tra due persone. Madonna e io siamo due menti connesse, due energie, che si sono incontrate». *** Vive a New York. Pesa 74 chili, è alto circa un metro e 80 e ha gli occhi azzurri. *** «Non mi ritengo un bell’uomo, o almeno non lo sono sempre stato. Da bambino ero uno die più piccoli della scuola Pedro II di Rio e i compagni mi chiamavano ”tampinha”, tappo, ma mi piaceva che si interessassero a me proprio per questo». *** Nel 2009 la sua carriera di modello è decollata, grazie alle campagne pubblicitarie di Dolce&Gabbana. *** «Faccio ginnastica e cerco di vivere in modo sano: nuoto, pattinaggio, jogging. Curo la muscolatura. […] E’ altrettanto importante rilassarsi. In questo caso mi piace molto la meditazione con una luce fioca, preferibilmente una candela». *** In una donna «la qualità che preferisco è l’intelligenza. Mi piace una donna che si occupa della propria anima, che ha un lato spirituale molto sviluppato. Naturalmente mi attrae la sua bellezza, ma per me non si tratta dell’aspetto più importante». *** «Mi piace dire a una donna parole bellissime e toccarle il cuore. Sono il tipo che manda fiori, apre la portiera della macchina e mi piace cenare a lume di candela. […] Io sono molto timido, ma a volte la gente si scambia la mia timidezza per arroganza». *** «Credo in Dio, ma non pratico alcuna religione, cerco soltanto di essere spirituale. Leggo abitualmente la Bibbia e altri libri religiosi: è molto importante credere in una forza superiore a noi».