Giulia Cerasoli, Chi, n.13, 31/03/2010, pp. 36-40, 31 marzo 2010
Sandra Lonardo Mastella. Sotto inchiesta per due presunte assunzioni all’Arpac (Agenzia per l’ambiente)
Sandra Lonardo Mastella. Sotto inchiesta per due presunte assunzioni all’Arpac (Agenzia per l’ambiente). «Ho avuto momenti di sconforto. Sono svenuta più volte. Ho capito che non si sarebbe trattato di un provvedimento breve. Mi voglio bene, però, e ho fede. […]». *** Candidata alle elezioni del marzo 2010 per la riconferma al Consiglio regionale, il giudice ha deciso che può fare la campagna elettorale su Internet… «Non c’è par condicio. Se non verrò eletta, sarà colpa loro. Nelle province di Napoli e di Benevento la copertura Adsl non è totale e poi molti anziani non sanno come funziona Internet». *** «In Campania la normalità è un reato. Sono stata disponibile con tutti, dai precari agli scioperanti, e non ho bottini nascosti. I magistrati, a volte, sono molto distratti. […] Sono sotto inchiesta per due spintarelle, che non ho dato, e per una frase (’Per me questo è come se fosse un uomo morto”), che sta pure nel film Baciami ancora. […] Se segnalare qualcuno viene considerato un reato, dovremmo essere tutti quanti in galera. Siamo un popolo di ipocriti. Io vengo dagli Stati Uniti, dove la raccomandazione, documentata e ufficiale, è fondamentale per ottenere un lavoro».