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 2010  marzo 29 Lunedì calendario

RIVOLUZIONE DIGITALE. ADESSO E’ PIU’ FACILE FARE GLI IMPRENDITORI

-La semplificazione fa un altro passo in avanti. Niente più code agli sportelli, documenti cartacei da consegnare e lungaggini burocratiche da cui scappare. Dal 1° aprile per aprire un’ impresa basterà un clic. E non è uno scherzo. Come? Con Comunicazione Unica, lo sportello virtuale che già da due anni consente alle aziende di essere operative in un giorno e assolvere, al massimo in una settimana, gli adempimenti dichiarativi verso il Registro delle Imprese delle Camere di commercio, l’ Inps, l’ Inail e l’ Agenzia delle Entrate. Ma la fase di sperimentazione, con oltre centomila pratiche avviate, è terminata. L’ unica via L’ operazione infatti, da giovedì prossimo, sarà l’ unica via di accesso per far partire nuove attività. Con conseguente riduzione dei tempi burocratici. Basti pensare che prima dell’ introduzione della Comunicazione Unica, avviare un’ impresa richiedeva un periodo compreso tra un minimo di dodici e un massimo di 27 giorni. L’ introduzione del modello invece ha ridotto in Italia i tempi di circa il 30% al Nord-Ovest e di oltre il 44% nelle Isole. Con buona soddisfazione di InfoCamere, la società consortile di informatica delle Camere di commercio italiane a cui è affidata la «regia» del sistema. «ComUnica è un grosso passo in avanti per la semplificazione della macchina burocratica - spiega Valerio Zappalà, direttore generale di InfoCamere - ma non sarà la tappa conclusiva. Il Suap, lo sportello unico delle attività produttive, consentirà presto di aprire un’ azienda da un unico sportello, da dove si potranno richiedere anche tutte le autorizzazioni. Dall’ Asl ai Vigili del fuoco fino alla Sovrintendenza. Con Suap e ComUnica verrà smaterializzata tutta la documentazione cartacea, con evidente risparmio di tempo e denaro anche per le istituzioni pubbliche». Ritardi Eppure molti sforzi sono ancora da fare. Secondo la Banca Mondiale infatti ( Doing Business , 2010), nonostante tutto, impieghiamo ancora dieci giorni per avviare una nuova attività, 257 per ottenere una licenza e 1.210 per concludere l’ iter di un procedimento giudiziario. Lo sa bene Renato Brunetta, ministro per la pubblica amministrazione e l’ innovazione che ha pensato addirittura a un’ iniziativa dal titolo «Burocrazia, diamoci un taglio»: un sito Internet in cui gli italiani possono dare sfogo alle loro lamentele e suggerire possibili soluzioni. Il governo ha anche attivato un piano di e-government che entro il 2012 punta a modernizzare, rendere più efficiente e trasparente la pubblica amministrazione. Dalla scuola all’ università, fino alle infrastrutture e l’ agricoltura. Le semplificazioni E in attesa dei decreti attuativi per far partire il Suap, si cominciano a fare i bilanci delle attività di semplificazione già rodate. Registroimprese.it ad esempio, il sito Internet che dal 2008 mette online l’ intero patrimonio informativo delle Camere di commercio. Con informazioni sul mondo imprenditoriale italiano, protesti, marchi, brevetti e notizie su circa venti milioni di imprese in 24 Paesi europei. Il servizio, con nove milioni di persone registrate (imprenditori, soci, amministratori, sindaci e dirigenti), oltre sei milioni di aziende iscritte e 900 mila bilanci depositati ogni anno, sembra essere apprezzato. Tant’ è che dal suo lancio ha totalizzato circa 290 mila registrazioni, 5,6 milioni di visite e un totale di 34 milioni di pagine visitate (dati al 23 marzo 2010). Non solo. Le Camere di commercio hanno realizzato una vera e propria infrastruttura tecnologica che agevola la diffusione dei servizi di e-government verso le imprese. dall’ aprile 2000 che le stesse Camere distribuiscono firme digitali per imprenditori, professionisti, amministrazioni e privati cittadini in tutto il territorio nazionale. E al 31 dicembre 2009 ne risultano emesse due milioni. Bene anche per la Pec, la posta elettronica certificata con lo stesso valore legale di fax e raccomandate: a fine 2009 (fonte Cnipa) ne sono state distribuite ben 1,35 milioni. «Riuscire a far colloquiare amministrazioni diverse non è semplice - conclude Zappalà - ma queste iniziative dimostrano che abbiamo tutti un interesse comune». Smaltire la burocrazia.
Corinna De Cesare