Guido Olimpio, Corriere della Sera 02/04/2010, 2 aprile 2010
IL SERIAL KILLER E LE FOTO DI CENTO VITTIME’
Rodney Alcala ha compiuto il suo primo omicidio nel 1979, dopo aver vinto il programma «Il gioco delle coppie». Chi era al suo fianco in tv ricorda un tipo che «pareva tranquillo ma poteva diventare arrogante e oppressivo». Certo, i concorrenti dello show mai avrebbero pensato che Rodney sarebbe diventato un serial killer, che godeva delle sofferenze delle sue prede. Quante persone ha ucciso Rodney Alcala? Trenta, è una stima. Molte di più azzardano altri. Per ora lo hanno condannato a morte (tre volte) per l’assassinio di una ragazzina di 12 anni, Robin Samsoe, e di altre 4 persone. L’ultima sentenza è stata pronunciata martedì da un tribunale della California dove, come al solito, l’omicida si è difeso da solo.
Il caso Alcala rischia di non chiudersi mai. Nel ”79, quando la polizia lo ha arrestato, ha scovato in un garage di Seattle il suo archivio. Quasi mille foto di minori e donne. Più i «trofei» sottratti ad alcune vittime. Di recente gli investigatori hanno diffuso un centinaio di immagini: vogliono capire se le persone ritratte sono ancora in vita o possono essere state uccise da Alcala. All’appello hanno risposto da ogni angolo degli Usa e persino dalla Norvegia: persone che si sono riconosciute e altre che, invece, volevano notizie temendo un legame tra il killer e la scomparsa di una figlia o di una madre.
Nato in Texas nel 1943 e cresciuto con la mamma in California, Rodney non èmai stato normale. Arruolatosi nell’esercito è stato congedato per disturbi mentali, poi ha frequentato l’università Ucla uscendone con una laurea e l’idea di «avere un quoziente di intelligenza superlativo». Di sicuro aveva una mente criminale. Raccontano che abbia studiato recitazione sotto la guida di Roman Polanski (ma il particolare è dubbio) e fa il fotografo, professione ideale per la sua missione di morte. I file della polizia sul suo conto registrano il primo caso serio nel ”68, quando Rodney violenta una bambina. Inseguito dalla Legge, cambia nome e diventa insegnante in un centro artistico riservato ai minori. qui che lo scoverà, 3 anni dopo, un poliziotto pivellino di Los Angeles. L’arresto e due condanne per lui sono l’inizio. Liberato nel 1974, Alcala torna predatore. La sua firma sono le torture e gli strumenti che usa per i supplizi. Fa scempio di un corpo e poi scatta foto. In certi casi arriva a rianimare la vittima per prolungarne l’agonia. Chi ha indagato su Rodney ha trovato le sue tracce da New York al Pacifico. Il lugubre vagabondare del fotografo della morte.
Guido Olimpio