L. Sal., Corriere della Sera 01/04/2010, 1 aprile 2010
«UN SOLO GIORNO PUO’ FAR BENE. MEGLIO SE REGOLATO»
«Il digiuno di un giorno solo non fa male. Anzi, può essere una pausa salutare per l’organismo che così fa riposare gli organi del processo digestivo e metabolico. Ma attenzione, dobbiamo rispettare alcune semplici regole».
Di quali regole parla, professor Marcello Ticca?
«La prima è quella di bere molta acqua. Almeno un paio di litri al giorno, diciamo 10/12 bicchieri». E va bene non mangiare nulla? «Se uno sta bene in salute non ci sono problemi. In genere mangiamo troppo e ci muoviamo poco: ridurre il carico non fa male. Ma sarebbe meglio il digiuno modificato». Che cosa vuol dire? «In quelle 24 ore si assumono piccole dosi di proteine. Per esempio: 300 grammi di latte al mattino, un tuorlo d’uovo a pranzo, una fetta di pane per cena. Così arriviamo a 4/ 500 calorie contro le solite 2.000/2.500».
E se uno si sente giù, se perde la concentrazione sul lavoro?
«Basta una tazza di tè, magari con un po’ di zucchero in più».
La palestra, la piscina? Meglio limitare l’attività fisica?
«Non c’è bisogno, ma evitiamo di forzare».
In questo modo il digiuno può essere praticato da tutti, anche da una persona anziana?
«In sé l’età non è una controindicazione. In ogni caso il digiuno, totale e modificato, è sconsigliabile per diverse categorie di persone». Quali categorie? «Le donne in gravidanza, i bambini, gli anemici, i diabetici, chi ha avuto problemi di ulcera o di gastrite. E poi ci sono due categorie che dovrebbero proprio evitarlo: gli adolescenti, fino ai 16/17 anni, e le persone con precedenti psicotici». Perché? «Il digiuno ha un fascino sinistro, può dare il via a reazioni pericolose. Per i ragazzi il pericolo è l’anoressia o la bulimia, per chi non è psicologicamente stabile una ulteriore alterazioni dell’equilibrio».
Lei pratica il digiuno professore?
«No, per mantenere il mio peso preferisco fare movimento e controllarmi a tavola giorno per giorno. Fate attenzione a chi propone il digiuno come modo per dimagrire». Quali sono i rischi? «Se si sta per più di 24 ore senza toccare cibo il nostro corpo comincia a mangiare se stesso». Mangiare se stesso? «Si chiama autofagia. Non sapendo più dove recuperare l’azoto perduto, lo prendiamo dalle proteine muscolari e dalla massa magra, finendo in acidosi. Dicono purifichi e invece intossica».
L. Sal.