a cura di Francesca Basso, Corriere della Sera 01/04/2010, 1 aprile 2010
7 articoli – LE VISITE AI SETTE QUARTIERI DEL SINDACO VINCENTE – Per strada lo fermano e gli fanno le congratulazioni
7 articoli – LE VISITE AI SETTE QUARTIERI DEL SINDACO VINCENTE – Per strada lo fermano e gli fanno le congratulazioni. Forse perché due persone su tre hanno votato per lui in questa cittadina che per abitanti è più popolosa di Belluno. Non se l’aspettava nemmeno il vincitore una percentuale di consensi così alta: 63,9 (15.361 voti). Giacinto Mariani, 44 anni, cuore leghista, sentiva che sarebbe stato riconfermato alla guida del Comune di Seregno (Monza Brianza). «Ma non credevo di andare oltre il 60% – ammette soddisfatto il sindaco, che fa il consulente aziendale ”. Al primo mandato avevo anche il sostegno dell’Udc e di una lista civica che da soli valevano il 13%». A sponsorizzare la sua ricandidatura, oltre al Carroccio, c’è il Popolo della Libertà, primo partito cittadino con il 35,1% di voti. Seguito dai lumbard al 28,2. Il risultato è innanzitutto personale: «Hanno votato solo per me in 2.200, senza indicare una formazione. Vuol dire – ragiona Mariani – che valgo da solo un partito (il Pd ha preso 3.487 preferenze e l’Idv 912, ndr). Siamo anche andati meglio di due punti rispetto alla media regionale». Il fair play impone i ringraziamenti alla squadra nel suo complesso, cioè anche al Pdl. Ma a guardare le cifre è evidente che la Lega ha eroso consensi un po’ a tutti. «Nel 2005 eravamo al 16% – ricostruisce Mariani – ora siamo quasi al 29». Il modello Seregno è presto detto ed è quello che il Carroccio da sempre rivendica come propria forza: «Grande attenzione al territorio – spiega Mariani ”. Il lavoro compiuto dalla sezione della Lega di Seregno è stato ottimo. I militanti si sono impegnati in manifestazioni e hanno ascoltato i cittadini mantenendo sempre il filo diretto con me. E poi ogni anno mi sono presentato nei sette quartieri, in tutto trenta incontri durante i quali ho dovuto rendere conto delle cose fatte e di quelle mancate. Questo è il metodo vincente». Ecco la Lega spina nel fianco del Pdl. Che se anche si riconferma primo partito della Lombardia con il 31,8%, sul territorio vede il proprio potere minato da un Carroccio sempre più radicato. Così accade che a Vigevano, città di oltre 62 mia abitanti in provincia di Pavia, al ballottaggio la partita sia tra Andrea Sala del Carroccio e Antonio Prati, candidato di Pdl e Udc. In realtà più piccole la situazione non è diversa. A Parabiago (Milano) il leghista Raffaele Cucchi con il suo 29,1% ha mandato al ballottaggio Franco Borghi del Pdl (35,8%) e Agostino Marazzini dell’Idv (30,4%). In Piemonte, nel piccolo comune di Arona, dove la sfida era tutta nel centrodestra, ha vinto proprio il candidato del Carroccio Alberto Gusmeroli, lasciando secondo Mario Ziggiotto del Pdl. IL CONSIGLIERE PIU’ VOTATO IN LOMBARDIA - il vincitore delle preferenze, tra i candidati della Lega, alle Regionali in Lombardia. Angelo Ciocca, 34 anni, è il consigliere del Carroccio che ha ottenuto più voti: 18.848 nella circoscrizione di Pavia, dove fa l’assessore provinciale alle Attività produttive. Dietro di lui c’è solo Renzo Bossi con 12.893 voti. Non ha fatto il record per poche migliaia di voti. In cima al podio c’è Mario Sala del Pdl (21.158). IMPRENDITORE CON IL RECORD DI PREFERENZE - Ha 30 anni il recordman di preferenze leghiste in Piemonte: Claudio Sacchetto ha ottenuto 11.780 voti nella circoscrizione di Cuneo. Il doppio del secondo eletto del Carroccio a Cuneo, Federico Gregorio, classe 1971, che ha raggranellato 5.750 preferenze. Sacchetto è imprenditore agricolo. In politica dal 2002, dal 2009 è assessore provinciale all’agricoltura, caccia e pesca, tutela faunistica. HA 26 ANNI LA NEW ENTRY IN PIEMONTE - Ha 26 anni Riccardo Molinari ed è il più giovane leghista del nuovo Consiglio regionale del Piemonte: nella circoscrizione di Alessandria ha ottenuto 5.048 preferenze. Primi passi in politica a 16 anni, quando si iscrive alla Lega Nord. Laureato in giurisprudenza, si divide tra l’attività di praticante avvocato e la militanza. Dal 2005 è vice segretario del Movimento giovani padani e fa parte del direttivo cittadino della Lega. PRONTO PER LA SQUADRA DI ZAIA - veronese (di Negrar) e ha 37 anni. Paolo Tosato ha portato in dote alla Lega 14.538 voti (circoscrizione Verona), in un Veneto in cui il Carroccio vola al 35,1%. E forse sarà ripagato. Potrebbe essere Tosato infatti uno dei 12 assessori che costituiranno la squadra del governatore Luca Zaia. Finora ha fatto palestra come assessore ai Giardini, strade e arredo urbano del Comune di Verona. CAMICIA VERDE DI LUNGO CORSO AL BALLOTTAGGIO - A Castelfranco Veneto (Treviso) l’alleanza Lega-Pdl è andata in pezzi. Il Carroccio ha candidato al Comune il deputato Luciano Dussin, 51 anni, camicia verde di lungo corso, che ha lasciato indietro l’uomo del Pdl Lorenzo Milani per giocare la partita del ballottaggio con Donata Sartor, sostenuta da Pd, Idv, Sel. Dussin è in vantaggio con il 36,9%, dietro di lui la Sartor (35,8). IL PRIMO A ESPUGNARE «LA ROSSA» - Manes Bernardini, 37 anni, non è il candidato della Lega che ha preso più voti in Emilia Romagna (il record va a Mauro Manfredini con 7.392 voti) ma è il «giovane» che nel 2009 ha espugnato per il Carroccio il Consiglio comunale della rossa Bologna, con 800 preferenze. Deve avere lavorato bene: a questa tornata elettorale ha conquistato la fiducia di 5.542 elettori, che gli hanno spalancato le porte della Regione. a cura di Francesca Basso