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 2010  aprile 01 Giovedì calendario

IL REDDITO MEDIO SI FERMA SOTTO I 19MILA EURO

Statistiche Dipartimento delle Finanze sulle dichiarazioni Irpef presentate nel 2009 (relative al periodo d’imposta durante il quale il Pil italiano ha subito una flessione dell’1,3%, mentre l’inflazione si è attestata al 3,3 per cento): gli italiani hanno dichiarato in media un reddito di 18.873 euro (+1,1 rispetto all’anno precedente), versando all’Erario un’imposta netta pari a 4.701 euro. Il reddito complessivo delle persone fisiche è salito dell’1,3% (782,6 miliardi) e l’imposta netta dichiarata è aumentata del 2,7% (146,2 miliardi). Quest’ultima è stata pagata da da poco più di 31 milioni di contribuenti su un totale di 41 milioni (+0,33% in rapporto alla precedente tornata di dichiarazioni) e la sua incidenza sul reddito complessivo (la cosiddetta aliquota effettiva) è stata dunque del 18,7 per cento. Quanto al tipo di reddito, i guadagni medi da lavoro dipendente denunciati al Fisco sono stati pari a 19.640 euro (+1,9%rispetto all’anno precedente), quelli da pensione sono arrivati a 13.940 euro (+3,7%), quelli da partecipazione a 17.350 (-2,4%). I redditi d’impresa e da lavoro autonomo, invece, si sono fermati rispettivamente a 18.140 e 38.890 euro. Rispetto al 2007 i redditi d’impresa hanno subito una diminuzione dello 0,5%, mentre quelli da da lavoro autonomo hanno fatto registrare un incremento del 2,6.
La quota complessiva di redditi da lavoro dipendente e pensione ha raggiunto l’80,3% del totale. Più ridotta la componente rappresentata dai redditi da partecipazione (5%), d’impresa (4,2%)e da lavoro autonomo ( 4%). La crisi ha avuto perciò un impatto negativo sulle attività d’impresa, mentre hanno resistito meglio i lavoratori autonomi, che hanno addirittura aumentato i loro introiti.
Restano intatte invece le enormi disomogeneità sulle classi di reddito: 21 milioni di contribuenti dichiarano non oltre 15mila euro annui e circa due terzi non più di 20mila (in pratica quasi il 90% degli italiani dichiara redditi inferiori a 35mila euro annui). Sono 10 milioni i contribuenti che non versano l’imposta sulle persone fisiche, perché si collocano nelle fasce di esonero oppure perché hanno fatto valere detrazioni tali da azzerare il debito tributario.
All’estremo superiore appena l’0,95% dei contribuenti denuncia redditi superiori ai 100mila euro (poco meno di 400mila), pagando però il 18% del totale dell’imposta. Il 52% del totale dell’Irpef proviene dal 13% dei contribuenti con redditi oltre i 35mila euro. Sono appena 77.273 i " ricchi" (ovvero coloro che hanno esposto in dichiarazione redditi che vanno oltre i 200mila euro). Nel 2008 c’è stata la novità dei 506.000 "contribuenti minimi" che anno dichiarato un reddito medio di 8.840 euro per un’imposta sostitutiva netta media di 1.770 euro .
Sempre più gradito è il «730» (modello più facile da compilare e che garantisce un rimborso immediato dei crediti) utilizzato dal 40% degli italiani. Hanno adoperato il nuovo "Unico Mini" (studiato per le situazioni meno complesse) 100mila contribuenti.