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 2010  aprile 01 Giovedì calendario

HISTORY CHANNEL ”WWII”, IL FILM SULLA GUERRA CHE SPOPOLA IN USA Cosa successe nella seconda guerra mondiale lo sappiamo, ma cosa accadde al soldato Rocky Blunt nella battaglia delle Ardenne ancora nessuno lo aveva svelato

HISTORY CHANNEL ”WWII”, IL FILM SULLA GUERRA CHE SPOPOLA IN USA Cosa successe nella seconda guerra mondiale lo sappiamo, ma cosa accadde al soldato Rocky Blunt nella battaglia delle Ardenne ancora nessuno lo aveva svelato. E nemmeno conoscevamo lo spaesamento morale di Jimmie Kanaya, figlio di immigrati giapponesi, arruolato nell’esercito Yankee nella guerra del Pacifico. Il classico binomio tra Storia e storie si ripropone in ”WWII gli archivi ritrovati”, la serie di documentari americani che History Channel manderà in onda dall’11 aprile. Un’opera imponente frutto di una mega produzione: quasi dieci ore di filmati, in dieci puntate. La guerra in tutte le sue latitudini rivive, non soltanto per le eccezionali immagini recuperate negli archivi, ma anche attraverso una costruzione cinematografica, ma non hollywoodiana. A raccontare gli eventi, infatti, niente attori e niente fiction, ma dodici americani che a vario titolo hanno servito la patria al fronte: un medico, un reporter del Time, un ebreo austriaco scappato dall’Europa antisemita, un’infermiera, un pilota afroamericano. I loro diari, le loro testimonianze, i loro ricordi, le loro lettere, fanno da filo conduttore alle puntate, nelle quali si alternano interviste (sei di loro sono ancora vivi) e immagini a colori. Documenti inediti e preziosi, anche perché scritti di nascosto, per sfuggire alla censura militare, che impediva ai soldati di tenere questo tipo di memorialistica. Il veterano, così, non è più soltanto un testimone che racconta i brutti tempi andati dalla poltrona davanti al caminetto, ma diventa il protagonista di una storia tragica e, suo malgrado, spettacolare. Fiore all’occhiello di WWII sono le immagini, spesso del tutto inedite, che i ricercatori di History Channel hanno scovato in biblioteche, archivi e collezioni private. Tremila ore di scene toccanti e molto forti, anche per i dettagli: il terrore dei marines quando vedono piovere dal cielo i primi kamikaze giapponesi, l’invasione dell’isola di Okinawa, i volti sconvolti degli americani alla notizia della morte di Roosvelt. L’effetto verità non si ottiene da effetti speciali creati a tavolino, ma dalla nitidezza delle immagini e dall’odore di guerra che arriva in ogni scena. In tempi di docufiction, si tratta di un ritorno alle tradizioni del documentario classico, che negli Stati Uniti è stato accolto benissimo, con ventiquattro milioni di spettatori e accesi dibattiti sulla Rete. Un punto di vista molto americano, con i toni talvolta manichei tipici di una certa storiografia made in Usa, buoni di qua e cattivi di là. Per chi cerca nei documentari una prospettiva più nostrana, c’è un appuntamento vicino: WWII la guerra degli italiani, una variazione sul tema, prodotta da History Italia. Francesco Olivo, Il Messaggero 1/4/2010