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 2010  aprile 01 Giovedì calendario

La confessione di Leonardo di Vittoria Haziel, Sperling & Kupfer 2010, ࿬ 19,00 SINDONE La Sindone, per milioni di fedeli il «sudario di Cristo»

La confessione di Leonardo di Vittoria Haziel, Sperling & Kupfer 2010, ࿬ 19,00 SINDONE La Sindone, per milioni di fedeli il «sudario di Cristo». LENZUOLO «Giuseppe d’Arimatea si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia nella quale nessuno era stato ancora» (Luca, 23 52-54). LINO La Sindone è un telo di lino lungo 436 centimetri e largo 110. Ha impressa l’immagine di un corpo umano sia di fronte che di dorso. custodita nel Duomo di Torino e dal 10 aprile al 23 maggio sarà nuovamente esposta al pubblico. LEONARDO Le due posizioni principali dei critici riguardo alla Sindone: • è l’impronta lasciata da un corpo umano. impossibile che un artigiano medioevale abbia prodotto senza errori un’immagine così perfetta. • è opera di un’artista ignoto ma straordinario. Il principale indiziato è Leonardo da Vinci. VOLTI « quel volto qualcosa di veramente impressionante: una bellezza così virile, così robusta, così divina [...] Impressionante per noi il ricordo del più bel volto che abbia dipinto, nell’Ultima Cena, Leonardo da Vinci. la stessa cosa: il volto dipinto da Leonardo ha gli occhi non chiusi, ma coperti, e tuttavia è un volto radioso» (Pio XI di fronte alla Sindone). PERCH Perché l’impronta impressa sulla Sindone non può essere quella originale di Gesù: il cadavere che si vede non è sepolto «alla maniera degli ebrei» come indica il Vangelo di Giovanni (19,40), le mani sono incrociate sul pube invece che essere lungo i fianchi; non era usanza ebraica dell’epoca avvolgere il corpo in un telo, ma vestirlo con un abito pulito; la statura del cadavere (185 cm) sarebbe stata quella di un gigante tra gli ebrei del tempo, la cui altezza media era di 150 cm; il corpo che si vede non è stato oggetto delle rasature rituali, né lavato e unto con aromi come riportato nei Vangeli. 43 Durante il Medioevo si contavano 43 sindoni sparse per l’Europa. URINA Leonardo che bagnava di urina le tavole di legno prima di dipingerle. Nel Codice Forster III scrive di aver mischiato più volte «sputo e inchiostro». TRACCE Sia sulla Dama con l’ermellino di Leonardo e che sulla Sindone sono state trovate tracce di sangue, urina e saliva. LDV La sigla LDV, impressa con il sangue sotto uno dei piedi della figura della Sindone. Sarebbe la firma lasciata da Leonardo sulla sua opera. La stessa sigla si trova nella Sacra Famiglia conservata all’Hermitage di San Pietroburgo. ESPERIMENTI Vittorio Pesce Delfino, chirurgo e docente di antropologia, che negli anni Ottanta dimostrò come sia possibile riprodurre l’immagine della Sindone. Commissionò a uno scultore un volto umano in bronzo, poi lo scaldò in forno e lo appoggiò su una tela bianca: la pressione fece passare l’immagine al negativo sul tessuto. Il risultato fu un volto quasi identico a quello della Sindone. L’esperimento fu ripetuto in diretta televisiva durante il programma di Enzo Tortora Giallo Rai, il 30 ottobre 1987. ORIENTE La tesi che vuole che Leonardo abbia origini orientali: la madre, Caterina, sarebbe stata una schiava portata dall’Oriente; uno studio condotto dall’Università di Chieti e dai Carbinieri del Racis dimostra che le impronte digitali lasciate da Leonardo su alcune opere hanno le caratteristiche di un soggetto che viene dal Medioriente; nei manoscritti vinciani la scrittura è dall’ultima alla prima pagina e da destra a sinistra ecc. PONTI Nel 1502 Leonardo progettò per il sultano ottomano Bayezid un ponte in pietra a una sola campata lungo 240 metri sul Corno d’Oro, sul Bosforo: avrebbe unito Galata a Costantinopoli. Nel 2002 il ponte è stato realizzato dall’architetto norvegese Vebjorn Sand in legno e acciaio. BAYEZID Nel 1492 Bayezid inviò a papa Innocenzo VIII la Santa Lancia di Longino, la lancia che avrebbe trafitto il costato di Cristo. Era il ringraziamento per l’impegno papale a trattenere come prigioniero a Roma il fratello del sultano, Gem, pretendente al trono. La lancia oggi è custodita a San Pietro, nella cappella della Confessione. La falsa Sindone sarebbe stata commissionata a Leonardo proprio da Bayezid, per usarla poi come merce di scambio con il papato o con qualche sovrano cristiano. MIRACULI «Voglio far miraculi» (Leonardo da Vinci).