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 2010  marzo 31 Mercoledì calendario

LA MOGLIE DEL NEO GOVERNATORE «AMO CUCINARE PER LUCA. LA MIA PASSIONE? LE SCARPE»

Per favore, non chiamatela first lady. la moglie di Luca Zaia, al netto delle cariche del marito. Schiva, discreta, Raffaella Monti, 43 anni (uno in più del neogovernatore del Veneto), è apparsa, l’altra sera, nella sede della Lega, giusto il tempo del brindisi della vittoria. Atto dovuto. Per il resto, non è donna che ama stare sotto i riflettori. « Luca che fa politica non io’ spiega ”. Condivido le sue idee, lo seguo e, certo, se vince, sono contenta. Se lo merita. Che altro dovrei dire?». Per esempio, se ha pesato più la Lega o la persona Zaia nel successo elettorale così marcato. «Beh, Luca ci ha messo molto del suo», sussurra. Conversazione al tavolo di una trattoria di campagna, nei dintorni di Treviso, dove, con uno strappo alla regola, Raffaella Zaia ha accettato di incontrarci per colazione. Lei e lui sono nati e cresciuti da queste parti. Si conoscono da vent’anni e sono sposati da 12. Abitano in un paese, in condominio, appartamento di 50 metri quadri. «Bastano e avanzano – nota’ tanto siamo sempre fuori. Lavoro come segretaria in una piscina privata fino alle due del pomeriggio, Luca è super impegnato. Quando c’è, mi piace cucinare in casa: zuppe varie e dolci soprattutto. Mi vengono bene». Ma la signora Zaia, riccioli rossi lunghi, è magra come un grissino, mangia verdure cotte («di solito, a mezzogiorno salto», precisa) e beve aranciata. Vino? «Mi dà alla testa; qualche volta, un bicchiere non di più». Aveva i tacchi alti, lunedì sera, ha i tacchi alti anche adesso. «Le scarpe sono la mia passione – ammette ”. E siccome sono bassa, i tacchi aiutano». Si descrive così: «Sono timida ma passionale e istintiva. Anche nel dare giudizi, vado a pelle. Luca, no. cauto, non parla male delle persone, concede sempre una seconda chance». Lei ama i cani («la nostra femmina si chiama Isotta»), lui i cavalli. Lei è pigra, lui sportivo. Entrambi hanno la passione del mare. Il sodalizio di coppia è nato quando avevano poco più di vent’anni. «Luca mi notò in una discoteca – racconta Raffaella ”. Non in quella dove lui, allora, lavorava. Conosceva una mia amica e la convinse ad accompagnarmi al Manhattan di Godega, il suo locale. Presentazioni, chiacchiere, lungo corteggiamento, fiori, invito a cena. Ci siamo messi insieme ma ci siamo sposati alcuni anni dopo». L’ascesa del marito non ha toccato la routine di Raffaella. Che ha continuato a lavorare («ho il diploma di segretaria d’azienda, per un anno ho fatto l’operaia in un lanificio»), come sempre. Mai tentata dalla politica? «Neanche per sogno’ risponde ”. Non ho la stoffa, non ci capisco nulla». Qualche suggerimento al marito? «No, non è il caso. Non ne ha bisogno, tanto meno da me». Un difetto di Luca Zaia, secondo la moglie? «Un po’ brontolone». Tutto qui? «Tutto qui». Che cos’ha pensato quando ha capito che sarebbe diventato governatore del Veneto, con una valanga di voti? «Adesso comincia l’avventura. Luca si assume una grave responsabilità. Governare bene il Veneto, lasciare un segno nel nostro territorio; è una sfida importante». Ce la farà? «Me lo auguro».
Marisa Fumagalli