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 2010  marzo 31 Mercoledì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BALLAN

ALESSANDRO"

La Stampa ha paragonato la nazionale di ciclismo impegnata domenica nella prova mondiale su strada ai campioni del calcio: [...] Ballan è Zambrotta («sanno neutralizzare i rivali, ma anche finalizzare»). ("La Stampa" 22/9/2006).

IMPREVISTI. «Alla Roubaix l’imprevisto è quasi previsto». (Alessandro Ballan, vincitore del Giro delle Fiandre, a quelli che gli chiedono un bis immediato sul pavé)
(Marco Pastonesi, "La Gazzetta dello Sport" 10/4/2007).

«Esistono due tipi di corridori da Fiandre o Roubaix. Quelli che spingono rapportoni a stantuffo e aggrediscono il pavé, alla Ballerini, Museeuw e Tafi. E quelli con una pedalata più agile e rotonda, che spingono e richiamano, in un gesto continuo, fluido e uniforme. Alla Ballan». (Baldato) (Marco Pastonesi, ”La Gazzetta dello Sport” 12/4/2007).

«Nella fuga non c’era nessuno della mia squadra. Che cosa avrei dovuto fare? Io e Ballan siamo amici, ma corriamo con maglie diverse. Se mi paga lo stipendio Saronni, faccio vincere le corse alla Lampre». (Pozzato a quelli che l’accusano di aver fatto perdere il Giro delle Fiandre al compagno di squadra in azzurro) ("La Gazzetta dello Sport" 7/4/2008)

«Le doti fisiche sono in molti ad averle. Ma se non sei determinato fai poca strada. Fare la vita del corridore, essere davvero professionista, invece, ti fa emergere. Guardate Ballan». (Il consiglio di Davide Rebellin ai giovani ciclisti, dato prima della corsa di domenica) (Claudio Ghisalberti, "La Gazzetta dello Sport" 26/9/2008).

«Ora mi piacciono Pozzato e Ballan. Pippo è pieno di vita, di energia. Ha un bel portamento e gli occhi da campione. Mi ricorda Moser. Alessandro è il suo opposto. Un fisico straordinario ma sembra quasi timido. Perfettamente complementari». (Matteo Marzotto, grande appassionato di ciclismo) (Claudio Ghisalberti, "La Gazzetta dello Sport" 4/11/2008).

Beppe Saronni, team manager della Lampre di Cunego e Ballan (Ciro Scognamiglio, "La Gazzetta dello Sport" 11/12/2008).

Alessandro Ballan tiene dentro una teca in salotto la bicicletta con cui vinse il campionato del mondo a Varese, nel 2008 (VoceArancio, maggio 2009)

«Bisogna conoscere meglio gli avversari, studiare di più. E avere rapporti con loro. Ricordate la rete che tesi ai rivali nel Mondiale di Varese, decisiva per la vittoria di Ballan? Chi saprebbe farlo adesso? Altro esempio: al Mondiale di Madrid 2005, Valverde mi avvertì: ”In quella curva attacchiamo, vieni con noi”. Non so se adesso succederebbe». (La crisi del ciclismo italiano secondo Paolo Bettini) (Ciro Scognamiglio, ”La Gazzetta dello Sport” 27/11/2009).