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 2010  marzo 30 Martedì calendario

SOLA (E INCINTA). I 20 GIORNI PIU’ DURI DI SANDRA BULLOCK

Ci sono dei momenti nella vita in cui le congiunzioni astrali portano a vivere come su un ottovolante, su e giù in un continuum, dalle vette e dai trionfi nella polvere e nella disperazione. Prendete gli ultimi venti giorni di esistenza vissuti pericolosamente da Sandra Bullock, attrice statunitense di 45 anni, segno zodiacale Leone, zeppi di giravolte esaltanti e di tripli salti mortali nel vortice del dolore. Prima, il 7 marzo, riceve il Razzie Award come peggior attrice del 2009 (per il film All About Steve, da lei anche prodotto), che si presenta sportivamente a ritirare in pantaloni e t-shirt ringraziando con humor i giudici «per aver rovinato la mia carriera con una pessima decisione » . Poi, a un giorno di distanza arriva il premio agognato da ogni attrice, l’Oscar per la miglior interpretazione del 2009 per il film The Blind Side, e Sandra sale di nuovo sul palco per ringraziare con la commossa intelligenza di una che nella vita ha deciso di fare l’attrice puntando non solo sulla bellezza. Ringrazia la mamma Helga e anche il marito Jesse James, nei cui occhi cerulei brillano lucciconi trattenuti: di orgoglio o di tenerezza? Si capirà solo sette giorni più tardi, che quelle erano in realtà lacrime di coccodrillo.
Sì, perché quando l’eco dei festeggiamenti non era ancora spenta, scoppia lo scandalo erotico, e si scopre che proprio lui, Jesse James – nomen omen, ex body guard di band heavy metal, ora proprietario della West Coast Choppers, bici e moto di lusso – non è il maritino amoroso ma una bomba erotica che se la batte con Tiger Woods. Finora le signorine che con parole più o meno simili hanno esternato la propria simpatia per Jesse sono quattro, ma domani chissà: prima è arrivata la bruna ultratatuata, Michelle «Bombshell» McGee, «modella di webcam più formosa e con più tatuaggi» secondo la sua autopresen-tazione sul sito socalglamour-girls, che in un’intervista a InTouch racconta di intrattenersi con lui da undici mesi.
Poi, come se qualcuno si fosse divertito a disegnare su misura per lei una vita più impervia di ogni sceneggiatura, più vera di ogni verosimile (altro che Tutti pazzi per amore!), spuntano altre tre fanciulle. Melissa Smith, anche lei tatuata su Internet (e il sito OnherCam assicura che ci siano registrazioni hard dei due), la fotografa Brigitte Daguerre armata di 200 sms, e una quarta per ora senza nome. Nel frattempo si scopre anche che nel 2006 una collaboratrice di vaglia della West Coast Choppers aveva denunciato il solito Jesse per sexual harrassment.
A quel punto anche lei, la donna forte ed emancipata, attrice, produttrice, regista, che si era scelta un uomo appena più giovane e molto vigoroso con cui costruire una nuova vita dopo vari compagni, tracolla. La quarantenne senza figli che si era affezionata a quelli di lui, fino ad accettare di andare a vivere vicino all’ex moglie di Jesse, la pornostar Janine Lindemulder, secondo le civili abitudini delle neo famiglie allargate, vuol scendere dall’otto-volante impazzito. Si rivolge a un’avvocatessa, che altro non è che Gloria Allred, scelta anche dalla moglie tradita di Tiger Woods, e si ritira nel calore della famiglia d’origine, disdicendo tutti i lanci europei del film, a cominciare da quello londinese.
Ma per la leonessa ferita non è ancora finita. Gli ultimi rumors che, come da copione contemporaneo, cominciano a correre sul Web (in questo caso è il sito Cnm News Reports), la vogliono incinta. Se fosse vero, bisognerebbe dire che la mano divina è scesa sugli sceneggiatori perché nessun altro avrebbe potuto progettare meglio la nuova mossa, neppure Gabriele Salvatores che nel suo nuovo film Happy Family gioca di continuo con otto personaggi in cerca di un autore.
E se fosse davvero incinta Sandra come potrebbe certo rinunciare all’ultimo appuntamento con l’orologio biologico (si dice che fosse ricorsa anche all’inseminazione artificiale)? Probabilmente ha ragione Kerrie Lynn che, a nome di tutte le fan, ha postato il suo pensiero su Cnm: «La decisione ora è sua, anche se avrà il nostro supporto, qualsiasi cosa decida». Ma restare incinta proprio quando, spente tutte le luci, cercava forse di ripartire davvero per una seconda vita, la fa risalire di nuovo sull’ottovolante.
Maria Luisa Agnese