Paola Di Caro, Corriere della Sera 28/03/2010, 28 marzo 2010
E TRA LA CARLUCCI E LA RIVALE PD FINISCE A BOTTE (CON DENUNCE)
Alla campagna elettorale più rissosa degli ultimi anni mancavano solo le botte tra candidati. Ci hanno allora pensato, segno dei tempi, due donne a colmare la lacuna. Sono Gabriella Carlucci, deputata del Pdl, e Antonella Cusmai, esponente del Pd: l’una in corsa per diventare sindaco di Margherita di Savoia, cittadina di dodicimila abitanti in provincia di Foggia, l’altra in lista (ed ex assessore nella giunta uscente) con lo sfidante Lodispoto.
Per la cronaca, come ha raccontato il Corriere del Mezzogiorno, la lite è scoppiata quando la Cusmai si è presentata a un appuntamento elettorale della Carlucci che si svolgeva in un hotel cittadino. Una presenza per niente gradita dal pubblico e dalla stessa parlamentare del Pdl, che per accompagnare alla porta la «provocatrice», l’ha trascinata per un braccio vigorosamente, facendola – parole della «vittima» ”, sbattere «violentemente al muro, il che mi ha causato un trauma da contraccolpo riscontrato al pronto soccorso».
La Cusmai si riserva di denunciare l’avversaria: «Per ora ho avuto altro da fare». La Carlucci la provoca: «Lo faccia! Vedremo se i testimoni si schiereranno con me o con lei! entrata nella sala e mi è venuta incontro dicendomi: "Devo venire a sentire le str... che dici", ed era la seconda volta che provocava durante una mia manifestazione di partito». «Io provocatrice? Sono una cittadina, avrò diritto di ascoltare cosa dice una candidata! O questa signora, che già abbiamo visto in "azione" tante volte, può impunemente sbattermi fuori osannata da una trentina di donnacce?», ribatte la Cusmai, mentre la Carlucci incalza: «In questa campagna elettorale mi sono perfino dovuta difendere dall’accusa di essere una cocainomane, meno male che avevo fatto il test antidroga alla Camera!».
Insomma, il clima è questo perfino in un paese di dodicimila anime dove – si arrabbia la Carlucci – ha «sempre governato la sinistra riducendo tutti alla povertà», e dove probabilmente lei stessa diventerà sindaco: «Sono talmente sicuri di vincere che non si sa perché sono così aggressivi – contesta la Cusmai ”. Quella lì qui ha portato solo tensione sociale!». E non si capisce bene come finirà questa storia non da tramandare ai posteri per fair play politico, dove c’è chi irrompe nel comizio dell’avversario e chi reagisce usando le maniere forti. La Carlucci allarga le braccia: «Che farò se vincerò? Cercherò la pace, io sono sempre andata d’accordo con l’opposizione». La Cusmai è cauta: «Prima vediamo chi vince, poi si vedrà... Mai fare i conti senza l’oste».
Paola Di Caro