Frammenti, 27 marzo 2010
Tags : Angelo Benessia
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BENESSIA, ANGELO"
[…] Chiamparino voleva mettere Paolo Cantarella, ex amministratore delegato della Fiat, al vertice della Fondazione Cassa Risparmio, che, con la Compagnia di San Paolo, spende ogni anno sulla città qualcosa come 200 milioni di euro. Ma ha sbattuto contro un muro. Eretto da chi? Forse dal suo amico abruzzo-canadese Marchionne, così carino in maglioncino girocollo davanti a una pizza? O dalla famiglia?
Fatto sta che Gianluigi Gabetti e il notaio Marocco, che in genere parlano a nome della famiglia, hanno chiesto al sindaco di lasciar perdere. Lui ora punta per i ruoli bancari su Angelo Benessia, avvocato, consigliere d´amministrazione Telecom dimissionario dopo l´Opa di Colaninno, consigliere Fiat, vicepresidente della Rcs. […].
Alberto Statera, la Repubblica 5/2/2007
****
MORELLI Marco Roma 1962. Banchiere. Dal 2010 direttore generale di Intesa Sanpaolo. [...] è legato da una reciproca stima ad Angelo Benessia, il dominus della Compagnia di San Paolo, che conosce da quando l’avvocato Benessia faceva il consulente per Mps nell’operazione Antonveneta. [...].
(Luca Fornovo, ”La Stampa” 18/2/2010) – Scheda Massimo Parrini su Morelli Marco.
***
Angelo Benessia, neo presidente della Compagnia San Paolo […].
Giulia Zonca, La Stampa 15/7/2008, pagina 23
***
[…] Chiamparino […] Il sindaco decide di puntare su un influente avvocato d’affari, Angelo Benessia, quale nuovo presidente della Compagnia di San Paolo, il più importante azionista della banca sorta dalla fusione [INTESA-SANPAOLO]. Pensa che sia l’uomo giusto per difendere gli interessi di Torino dalle mire egemoniche dei milanesi. [ENRICO] Salza, invece, ritiene che un prestigioso costituzionalista come Gustavo Zagrebelsky sia la scelta più opportuna. Alla fine, vince il sindaco e Benessia comincia a tessere la tela del nuovo potere tra le due città. […] però, Salza […] imputa […] A Benessia, di svolgere un ruolo ambiguo, per assumere una funzione di protagonista negli affari che riguardano le due città. In parole crude ma efficaci, per esautorarlo e così poter subentrare a lui nella posizione di «eminenza grigia». […]
Luigi La Spina, La Stampa 4/9/2008, pagina 1
***
Una città non ostile all’universo veltroniano c’è, ed è Torino. Il sindaco Sergio Chiamparino – che di Veltroni è sponsor e alleato – ha costruito uno degli ultimi fortini politici (sostenuto anche dalla Fiat) in grado di confrontarsi con il sistema dalemian-lettiano. Soprattutto grazie al ruolo dell’avvocato Angelo Benessia. Benessia – nome importante per comprendere da dove nascono i recenti bisticci tra i banchieri milanesi e quelli torinesi di Intesa San Paolo – è stato vicepresidente della Fiat e del gruppo Rcs, mentre nel 1999 è stato scelto dall’azienda torinese per rappresentare il Lingotto in Telecom Italia. (Da Telecom Benessia uscì dopo un durissimo litigio con l’allora numero uno Roberto Colaninno). Oggi, è il presidente della fondazione San Paolo, è il primo azionista singolo di Intesa San Paolo (con il 7,6 per cento) ed è anche l’uomo che Chiamparino ha scelto come principale consulente del suo comune. Lo si è scoperto a luglio, quando il sindaco di Torino, commettendo un piccolo errore, ha distribuito ai consiglieri comunali il programma economico della città dimenticandosi però di cancellare dall’intestazione del documento la firma dello studio legale che aveva scritto il progetto: quello dell’avvocato Angelo Benessia. Chiamparino vuole puntare su di lui per dare una nuova centralità al capoluogo piemontese. Lo scontro in corso tra Pietro Modiano e Corrado Passera segnala anche i difficili equilibri politici-finanziari tra Torino e Milano. La fusione tra Intesa e San Paolo (registrata nelle pagine del gossip finanziario come l’operazione in cui i ”pallidi” hanno sconfitto gli ”abbronzati”: dove per abbronzati si intendono i dirigenti di San Paolo che furono richiamati dalle vacanze solo al termine della fusione che i ”pallidi” dirigenti di Intesa avevano studiato in segreto nei mesi estivi) è vista ancora oggi come una genuflessione di Torino nei confronti di Milano. Per provare a pesare di più, l’idea di Chiamparino è di dare la possibilità all’avvocato Benessia di diventare il numero tre di Intesa San Paolo: operazione che richiede il sacrificio dell’uomo che da sempre rappresenta Torino nella banca di Bazoli e Passera: Enrico Salza, presidente del consiglio di gestione. Due episodi significativi. Il primo riguarda il progetto di un grattacielo che Intesa vuole costruire a Torino. Un grattacielo che Salza vuole con insistenza e sul quale il sindaco Chiamparino e l’avvocato Benessia invece non sono d’accordo. Il secondo, che segnala una certa pressione politica sulle spalle di Salza, è raccontato nell’articolo qui in basso. […]
Claudio Cerasa, Il Foglio 13/11/2008 e 19/11/2008
***
[…] Pietro Modiano , […] il banchiere che di Intesa è direttore generale vicario avrebbe ribadito la sua posizione […]: «[…]E io con i risultati che ho non mollo neanche morto». Sfogo arrivato, racconta chi lo conosce, dopo una dozzina di telefonate ricevute nella mattinata per chiedere chiarimenti sulle battute fatte dallo stesso Modiano alla vigilia. Quando durante un convegno nel Canavese si è fatto sfuggire un «Tra un po’ avrò molto tempo libero» che ha gelato i presenti. «E’ stata solo una boutate amara» ha rassicurato ieri. A telefonare, oltre ai suoi collaboratori della Banca dei Territori - alcuni dei quali sono con lui dai tempi di Ubm e lo hanno seguito prima in Imi e poi a Torino - anche figure istituzionali come il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino e il presidente della Compagnia di San Paolo, Angelo Benessia. Per chiedere al banchiere se avesse combiato idea rispetto a pochi giorni fa, quando aveva ribadito la sua volontà di restare al suo posto.[….].
Monga-Paolucci, La Stampa 30/11/2008
***
[GIUSEPPE] Guzzetti, insieme ad Angelo Benessia è azionista di peso Intesa Sanpaolo.
Angelo Benessia. Avvocato, in origine vicino agli ex ds, in buoni rapporti con Luciano Violante. il sigillo all’intesa raggiunta tra i grandi elettori della compagnia (Chiamparino in testa) che hanno portato al ricambio nella fondazione prima azionista di Intesa Sanpaolo. Vuole più peso in Intesa, dialoga con Tremonti anche in funzione anti-Passera.
Gianmaria Pica, il Riformista 23/09/2009
***
[…] L’avvocato Benessia interpreta il malessere di una parte dell’ establishment torinese per l’egemonia di Milano su Intesa Sanpaolo. Un’insoddisfazione alla quale il sindaco Sergio Chiamparino, grande elettore di Benessia, offre una prospettiva generale quando esorta a riconoscere alla Compagnia un peso proporzionato al 10% del capitale che possiede e pone il problema di un eccesso di poteri in capo a Passera. […] Del resto, il comitato di gestione della Compagnia non è compatto. Non manca chi non ha condiviso i tentativi di alleanza, avviati senza l’appoggio delle altre fondazioni ma non conclusi con il Credit Agricole e le Generali, a proposito delle quali Benessia ha incontrato, ma senza risultati, Cesare Geronzi, presidente di Mediobanca. Lo stesso Benessia, osservano a Torino, non si è spinto fino al punto di rompere il fronte delle fondazioni che ha in Giuseppe Guzzetti il leader riconosciuto non per la caratura del pacchetto Cariplo ma per la capacità dell’uomo di rappresentare un mondo complesso, collaborando con il governo ma senza farsene strumento cieco. […]
Massimo Mucchetti, Corriere della sera 24/09/2009
***
[….] Angelo Benessia, torinesissimo avvocato che nel 2008 ha conquistato la presidenza della Compagnia di San Paolo, diventata primo azionista di Ca’ de Sass. Fra incontri e telefonate tra Gressoney e la Corsica, ha stabilito un asse con Bazoli. Appuntamento il 29 settembre, al consiglio di Intesa. Se la vendita di Fideuram a Exor andrà in porto (senza l’entusiasmo – per usare un eufemismo – della Compagnia di San Paolo), Passera avrà vinto la partita. Diversamente ne uscirà ammaccato. […]
Il Foglio 22/09/2009
****
[…] E se oggi Corrado Passera rischia di vedere assediata la propria poltrona di amministratore delegato dalle fondazioni azioniste, a cominciare da quella Compagnia di San Paolo che di Intesa ha un bel pacchetto del 10%, è anche perché Guzzetti ha saputo guadagnarsi la fiducia del collega Angelo Benessia, che della fondazione torinese è il laicissimo presidente (il sindaco di Torino Sergio Chiamparino non fa un passo senza consigliarsi con Benessia, ex vicepresidente di Rizzoli in quota Fiat).
Francesco Bonazzi, il Fatto Quotidiano 29/10/2009;