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 2010  marzo 27 Sabato calendario

E LA PANCIA NON C’E’ PIU’. IL SOGNO DIVENTA REALTA’

Premesso che persiste un gruppo di donne (esiguo) che non la disdegna affatto, la «collina dell’amore» sta vivendo il suo momento più tragico. Lo conferma una ricerca nordamericana della rivista Fitness: l’addome prominente è per un 48 % degli uomini (contro il 36 delle donne) un problema da eliminare.
Portata in giro come un peso dagli over 50, la pancia è vissuta come un complesso dai più giovani sottoposti alla prova spogliatoio nelle palestre, nuovi templi della sacralizzazione della bellezza, dove – secondo lo storico delle religioni Giovanni Filoramo’ gli esercizi fisici hanno sostituito le pratiche spirituali. Morale, nella società che da un lato predica il salutismo e dall’altro incita a trangugiare ogni cosa, la vita dei «cicciotti» – così Meryl Streep chiama l’ex marito (nel frattempo diventato suo amante) Alec Baldwin nel film complicato ”è durissima.
Ora a dare battaglia ai portatori di pance ci si mette anche la medicina. «Il problema estetico è superato da quello clinico. La pancia si sta rivelando uno dei maggiori rischi per la salute pubblica», si legge su El Mundo Magazine, che a «Los pecados de la barriga» ha dedicato la copertina. Gli studi dimostrano che le complicazioni metaboliche sono più frequenti quando il tessuto adiposo si localizza prevalentemente nei distretti viscerali, come appunto avviene nei maschi», conferma Marcello Ticca, specialista in Scienza dell’alimentazione, già primo ricercatore dell’Istituto nazionale di nutrizione. Per spiegare il grado di gravità l’endocrinologa Susana Monereo fa l’identikit della pance: se morbida, anche farcita da rotoletti, è quasi innocua. Quella alta e dura come un tamburo, invece, può essere preoccupante.
«Uomini e donne, quanto alla distribuzione del grasso, dopo la pubertà si differenziano», continua Ticca. « una questione ormonale. Nell’obesità ginoide, prerogativa delle donne, il grasso finisce su cosce e fianchi, ma non dà complicanze metaboliche perché è sottocutaneo. L’obesità androide o centrale-addominale, a mela, è tipica dei maschi: il grasso si concentra su tronco, addome, torace e collo. Il rischio per la salute è proporzionale alla circonferenza della cintura».
Da dove cominciare? «Da una buona notizia», conforta il professore. «Le cellule adipose maschili intraviscerali sono le più sensibili al dimagrimento». Il primo passo è la misurazione. In piedi, si appoggia il metro appena sopra l’ombelico. L’allarme scatta quando nell’uomo si superano i 102 cm, 88 nella donna, tenendo a mente le misure ideali: 94 lui, 80, lei. «A Napoli si diceva " Omo de panza, omo di sostanza". Ma la pancia, fino a pochi decenni fa emblema di ricchezza e potere, non è più ritenuta sexy, tutti vogliono eliminarla», dice Franco D’Andrea, segretario della Società di chirurgia plastica e ricostruttiva. «L’addomino-plastica e liposcultura alla pancia maschile è la terza operazione di chirurgia più richiesta. Ma liposuzione e lifting addominali non sono la soluzione. Le cellule adipose viscerali si bruciano solo con il dimagrimento. Alla plastica si ricorre per togliere eventuali rotoletti o eliminare il "grembiule addominale", l’eccesso di cute di chi ha perso molti chili».
Per far risvegliare dal letargo la «tartaruga addominale» non resta che applicare il binomio: meno cibo, più moto. «Per dimagrire le linee guida dell’Istituto nazionale della nutrizione prevedono una vita più attiva e un esercizio fisico di almeno 40 minuti, tre volte la settimana, di intensità sufficiente a produrre sudorazione. Sforzi brevi e intensi non sono efficaci per bruciare i grassi, meglio un esercizio moderato e prolungato», aggiunge Ticca.
«L’inattività determina il rilassamento della parete addominale, ma esercizi limitati al ventre sono quasi inutili, a volte dannosi» avverte Roberto Carella, 28 anni, personal trainer di Virgin Active. «Si rischia di dare maggiore volume alla zona pelvica perché aumenta la trofia del muscolo». Quindi bisogna impegnarsi fino al grido «La pancia non c’è più» del celebre Carosello dell’uomo che sogna di essere diventato grassissimo e quando si sveglia dall’incubo impazzisce di gioia. Correva l’anno 1965, l’inizio delle disgrazie delle pance maschili.
Maria Teresa Veneziani