Financial Times, 26 marzo 2010, 26 marzo 2010
La Gazprom è passata dal sembrare a un passo dall’egemonia mondiale sul mondo del gas al dover lottare per sopravvivere, in un mercato dove chi comanda è chi compra, non chi vende
La Gazprom è passata dal sembrare a un passo dall’egemonia mondiale sul mondo del gas al dover lottare per sopravvivere, in un mercato dove chi comanda è chi compra, non chi vende. Il calo nella domanda mondiale di gas naturale ha messo in ginocchio il gigante creato da Vladimir Putin, che assiste alla forte crescita della produzione in Qatar e a uno sviluppo dell’industria statunitense che sta rendengo gli Usa autosufficienti dal punto di vista dell’energia. Il gruppo russo ha dovuto rinviare a tempi migliori i suoi maggiori investimenti, il giacimento Bovanenkovo e lo Shtokman, al polo nord. Lo scorso anno i profitti di Gazprom sono caduti del 23%, mentre crescono i guadagni dei concorrenti più piccoli, con Rosneft e Novatek, che sono produttori indipendenti capaci di farsi strada nel mercato domestico.