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 2010  marzo 31 Mercoledì calendario

GLI EFFETTI? DISASTROSI PER CHI DI SINISTRA


L’entusiasmo dei media più ancora che della sinistra italiana per l’Obamacare mostra due cose: non conoscono la riforma e brindano solo alla politica padrona. Che quasi nessuno da noi abbia letto le 2.800 pagine dell’Obamacare è evidente. Altrimenti perché esultano di una riforma che esclude gli immigrati clandestini da ogni copertura? Che cosa c’è «di sinistra» in una riforma il cui fine è salvare il buco, sei volte il pil americano, delle assicurazioni private americane, che però restano private ma con tariffe e prestazioni decise dalla politica e ripiani del debito a carico di imprese e contribuenti? E se Giulio Tremonti avesse proposto in Parlamento una riforma sanitaria il cui costo dichiarato netto è di 800 miliardi (960 netti in un decennio meno i 150 che per Obama verranno risparmiati in Medicare) ma alla cui copertura si inizierà a pensare solo dal 2018, così Obama potrà ricandidarsi nel 2012 e lasciare magari dopo ancora a un altro democratico, prima che i contribuenti se ne rendano conto, che cosa avrebbero detto i direttori di giornali che tanto esultano per Obama? Che cosa avrebbero fatto scrivere, se l’ufficio analisi di bilancio del Parlamento avesse messo nero su bianco che le stime di copertura da parte del Tremonti-Obama sono del tutto inattendibili, visto che nel primo decennio potrebbero aggiungersi in realtà non meno di 600 miliardi agli 800 preventivati dal governo? Eppure, è questa la riforma Obama.