Il Riformista 24/3/2010, 24 marzo 2010
D’ACCORDO, I NUMERI LI DIA SOLO LA QUESTURA
«Bisogna prendere l’occasione: da adesso in poi le cifre le dà la Questura, che ha dimostrato di essere equanime, non ha dato i numeri». Enrico Letta propone così di chiudere da ora in avanti la guerra delle cifre sui partecipanti alle manifestazioni elettorali.
Giusto. Con un’aggiunta. Le Questure delle varie città d’Italia, per fugare ogni dubbio residuo di partigianeria, dovrebbero rendere pubblico il criterio con il quale calcolano le affluenze nelle piazze. Che è poi di una banalità da vergognarsi a doverla precisare. Si calcola la superficie quadrata dell’area prescelta, si sottrae la superficie del palco e di altri ”arredi” quali maxischermi, gazebo, toilette pubbliche... e sulla superficie si calcolano un massimo di quattro persone a metro quadro, stime più prudenziali consigliano di moltiplicare per tre. Onde evitare polemiche si consiglia di pubblicare queste cifre ”prima” della manifestazione in modo da prevenire le esagerazioni degli organizzatori e da dare un parametro di riferimento a chi seguisse l’evento dalla televisione (le possibilità di riprese dall’alto non mancano). Si verrebbe così a sapere che in piazza San Giovanni non ci stanno più di 200mila persone, in piazza Duomo a Milano non più di 42mila, in piazza del Popolo non più di 60mila, al Circo Massimo non più di 500mila.
D’altronde le bugie degli organizzatori sono facilmente smascherabili dalle loro stesse parole prima della manifestazione: se uno parla di «tremilapullman», vuol dire che si aspetta esattamente (riempiendoli tutti) 150mila persone (3.000x50), un «traghetto dalla Sardegna» ne aggiungerà altre mille, «due treni speciali» altre tremila. 850mila persone che vengono con mezzi propri vuol dire 170mila automobili, e dove le avrebbero parcheggiate a Roma?
Seconda aggiunta. Per non passare per fessi (chi ha dato ha dato...) vorremmo che in questo caso il ”lodo Letta” fosse retroattivo: non erano due milioni i berlusconiani del 2006 né tre milioni i cigiellini del 2002 e via dicendo.
Terza aggiunta. Scommettiamo sulla buona fede di Letta, meno sulla tempestività della sua proposta. Avrebbe fatto miglior figura se l’avesse avanzata domenica 14 marzo quando il ”popolo viola” annunciò 250mila insorgenti contro il regime e «l’equanime» Questura osò parlare di 25mila.