Enzo Ghinazzi, Pupo, Gente, 31 marzo 2010, 31 marzo 2010
PUPO - Da ragazzino organizzava giochi e concorsi, imitava Mike Bongiorno e metteva in palio coppe del liquore Rosso Antico che dipingeva di giallo
PUPO - Da ragazzino organizzava giochi e concorsi, imitava Mike Bongiorno e metteva in palio coppe del liquore Rosso Antico che dipingeva di giallo. La sua maestra delle elementari si chiamava Lina Blasi, scuola Edmondo De Amicis. Veniva piazzato sempre al primo banco perchè era piccolino. La mamma, Irene, gli faceva pulire i piatti a casa nell’ora in cui i suoi amici andavano a giocare a calcio, "prima il dovere e poi il piacere". A 14 anni ha iniziato a suonare la chitarra. Ma a sei anni si esibì per la prima volta a pagamento, a una festa per la battitura del grano, cantando 24 mila baci di Adriano Celentano: un latifondista gli regalò 10 mila lire per la sua esibizione. Arrivato a casa, suo padre gli sequestrò i soldi. Il primo concorso per voci nuove lo fece ad Ambra, vicino ad Arezzo, presentava Mike Bongiorno. Il primo a credere in lui fu Giuseppe Tinti che lo costrinse ad andare a Milano nel 1973 e a rispondere ad un annuncio su Ciao 2001. Stava nascendo una casa discografica, la Baby Records. Lì incontrò il proprietario, Freddy Naggiar. Fu lui a battezzarlo "Pupo". Una notte nel 1983 a Saint Vincent perse 130 milioni in 3 secondi a chemin de fer. "Il gioco ha distrutto per un lungo periodo anche il mio cervello".