Varie, 26 marzo 2010
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Seghi Celina
• Abetone (Pistoia) 6 marzo 1920 (per l’anagrafe 8 marzo). Ex sciatrice alpina. Bronzo in slaom ai mondiali del 1950 • «[...] appartiene alla storia dello sci. Il 4 febbraio 1941 ai Mondiali di Cortina vinse la ”discesa obbligata”, così si chiamava lo slalom nell’era fascista, che aveva abolito le parole straniere. Surclassò Cristl Cranz, la più grande sciatrice di ogni epoca, che aveva vinto lo slalom nelle quattro edizioni precedenti. La batté nella prima manche, 1’02"4 a 1’05"2, e poi di nuovo nella seconda, 1’03"2 a 1’04"8, infliggendole 4"4 di distacco. Quel giorno Giuseppe Sabelli Fioretti dettò al telefono della Gazzetta: ”Nemmeno Cristl Cranz, la grande Cristl Cranz, la famosa Cristl Cranz, la celeberrima Cristl Cranz, che ha dominato sin qui nell’agone mondiale, può impedire a Celina Seghi, ragazza nata vent’anni or sono in quel pittoresco borgo dell’Abetone, che ha dato i natali anche a Vittorio Chierroni, la conquista della maglia dai colori dell’iride”. C’era la guerra e molti eroi di quei Mondiali’ Jennewein, asso della Luftwaffe, Rudi Cranz, Kurikkala,..’ cadranno. La resa dei conti del dopoguerra cancellerà Cortina dall’albo d’oro, ma non la qualità della prestazione di Celina, l’oro di Vittorio Chierroni, il secondo tempo di Zeno Colò, apripista della discesa. [...] ”Ero l’ultima di nove figli. [...] Da piccolina avevo un costumino rosso, così mi chiamarono Il Diavoletto Rosso. Poi sono diventata Il Topolino della Neve. Per gli americani ero The Tiger, per la grinta [...] A Forca Canapine c’erano i lupi. Così, quando battei anche gli uomini, Zeno Colò mi disse a denti stretti: ”Per forza avevi paura dei lupi’. Qualche giorno dopo mi confidò: ”Ci si è messo anche mio padre Alfredo. Mi ha dato i ferri da maglia, dicendo con sarcasmo: ”Uno che perde dalle donne...’ [...] Mamma Lucia era molto religiosa. Fu conquistata da un libro su Santa Teresa del Bambin Gesù, che aveva una sorella piccola, bruna e con l’argento vivo addosso, come me: si chiamava Celina... [...] Sono nata il 6 marzo 1920 e fui registrata a Cutigliano. Hanno scritto 8 marzo. L’errore mi è piaciuto. la Festa della Donna” [...]» (Claudio Gregori, ”La Gazzetta dello Sport” 26/3/2010).