Cristina Bertelli, ItaliaOggi 26/3/2010, 26 marzo 2010
A RAGGI X LE GRANDI IMPRESE
Nel 2010 le imprese di grandi dimensioni sottoposte al tutoraggio sotto la lente del fisco saranno 1.588, 60% in più rispetto al dato 2009, di 995 verifiche, 415 mila gli accertamenti ai fini di imposte dirette, Iva, Irap, imposta di registro, più che triplicati i grandi contribuenti passati ai raggi X dall’amministrazione finanziaria saranno 1.300, mentre nel 2009 erano 400, 10 mila le imprese di medie dimensioni visitate. 25 mila le indagini con il redditometro mentre per il 2009 ne erano previste 12.500, e restano confermate le 8.500 indagini finanziarie. Il tutto con l’obiettivo di portare nelle casse dell’erario 7,7 mld dal contrasto all’evasione, un dato di preventivo che si mantiene cauto rispetto al dato 2009 di 9.1 mld fornito nelle scorse settimane. Sono questi i numeri che l’Agenzia delle entrate indica nel piano 2010-2012 allegato alla convenzione con il ministero dell’economia, triennale che l’Agenzia insieme all’Agenzia del territorio e delle dogane illustreranno alle organizzazioni sindacali il prossimo 8 aprile. Per l’Agenzia guidata da Attilio Befera si tratta di continuare sulla strada del controllo cucito su misura di contribuente e di adottare sulle tipologie individuate, (grandi, medie, piccole imprese e lavoratori autonomi, persone fisiche e enti non commerciali), i sistemi di analisi e valutazione del rischio di evasione ed elusione. Ai primi posti dell’azione dell’Agenzia il tutoraggio per i grandi contribuenti che nel 2010 è esteso a una platea maggiore di imprese quelle con volume d’affari o ricavi non inferiore a 200 mln di euro. Sul punto il numero delle imprese che saranno oggetto di tutoraggio è indicato nelle 1.588 unità. Mentre i grandi contribuenti (in questo caso il piano considera grandi contribuenti i soggetti con volume d’affari o ricavi non inferiore a 100 mln di euro) saranno 1.300, le medie dimensioni sotto la lente fiscale saranno invece 10 mila, 155 mila gli accertamenti di iniziativa da redditi d’impresa o da lavoro autonomo, compresi quelli da studi di settore.
L’analisi del rischio continua poi sul fronte accertamenti sintetici, saranno 25 mila nel corso del 2010 le verifiche sulla corrispondenza tra reddito delle persone fisiche e tenore di vita, l’asticella del controllo si fermerà nel 2011 a 35 mila, come previsto al lancio della campagna straordinaria controlli da redditometro. In costante crescita il numero degli accertamenti assistiti da indagini finanziarie, 8500 nel 2010, 10 mila nel 2011, e 11 mila nel 2012.
Altro fronte di attività dell’Agenzia delle entrate è quello dell’aumento della pretesa tributaria, e in particolare il filone del contenzioso fiscale. La percentuale di partecipazione alle pubbliche udienze si attesterà intorno al 96%, e bisognerà tenere conto dell’interesse economico in contestazione e cioè le liti discusse in pubblica udienza con valore superiore a 5 mila euro.
L’attività dell’Agenzia poi guarda anche al miglioramento della qualità dei processi di gestione delle dichiarazioni e di erogazioni dei rimborsi. L’obiettivo è quello dell’accelerazione del processo di liquidazione automatizzata. Per il 2010 l’amministrazione è chiamata a smaltire il 40% dell’anno di imposta 2007, il 70% dell’anno di imposta 2008 e il 20% dell’anno di imposta 2009.
I risultati attesi per il 2011 prevederanno invece per il 2011, l’80% dell’anno di imposta 2009e il 40% del 2010, per il 2012 invece il 60% dell’anno di imposta 2010 e il 40% del 2011. Insomma completare i rimborsi in due anni. Trend decrescente per l’invio delle comunicazioni di irregolarità dal milione e 55 mila del 2010 si andrà al milione del 2011 fino alle 950 mila del 2012. Gli enti della fiscalità dovranno poi trasmettere un elenco di dati per il controllo e il monitoraggio. Equitalia in particolare oltre al numero di partite e importo riscosso o alle somme iscritte a ruolo riscosse a livello nazionale dovrà comunicare il numero e l’importo dei provvedimenti di sgravio riferiti ai ruoli dell’Agenzia delle entrate e l’importo delle somme iscritte a ruolo dall’Agenzia delle entrate riscosse e successivamente riconosciute indebite. Gli intermediari dovranno invece trasmettere il numero totale di deleghe di pagamento f23 e f24 trasmesse.
Occhio all’orologio. Per gli accertamenti i dipendenti dell’Agenzia delle entrate impegneranno 11.864 ore, per altri controlli fiscali 4.772 ore, per le attività strumentali alla realizzazione di controlli fiscali 2.053, al contenzioso 4.135, la riscossione mediante ruolo vedrà occupate 1.550 ore. Per Roberto Cefalo, Uil « negli anni scorsi avevamo segnalato che il rapporto di convenzione tra le agenzie e il ministero è superato perchè fatto nel 2000 in via sperimentale.
Il meccanismo che prevede le risorse solo a consuntivo e criticità nell’identificazione di queste somme. L’altra questione, quest’anno sono previsti sistemi di incentivazione del personale con risorse minori degli anni precedenti, un taglio del 30% medio, nonostante l’aumento del costo della vita e degli obiettivi che sono esponenzialmente più sfidanti, ma auspichiamo che nel corso del confronto si possa modificare qualcosa anche se siamo scettici».