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 2010  marzo 26 Venerdì calendario

BRUXELLES UN COVO DI INFILTRATI

A Bruxelles è cresciuta l’attenzione per la sicurezza, dato che, secondo una fonte, la sede dell’esecutivo Ue è diventata la seconda capitale dello spionaggio dopo New York.
A Bruxelles ci sono molte persone che godono di copertura e che sono al servizio di stati o aziende: 5 mila diplomatici, mille giornalisti e migliaia di consulenti e lobbisti. Un responsabile della Commissione osserva che si dedica molta attenzione a paesi come Cina, Russia, Corea del Nord e Iran, quindi a Stati Uniti e Israele. vero che ufficialmente nessuno dei membri Ue può essere messo in discussione, ma è altrettanto vero che ci si interessa molto a Romania e Bulgaria. Recentemente l’ingresso in Commissione di un vecchio lobbista di origine bulgara ha fatto molto parlare. Il diretto interessato era passato per il consiglio di gabinetto che, da diversi anni, accompagna il colosso energetico russo Gazprom. Sembra un tipico caso di infiltrazione, considerando che il lobbista è autorizzato a consultare i documenti classificati.
La Ue ha potenziato la sicurezza negli ultimi anni creando una serie di procedure per prevenire la fuga di notizie: i documenti classificati come «Ue ristretto», «Ue confidenziale» e «Ue segreto» possono essere letti da 3 mila persone, mentre soltanto in 15 sono abilitati a leggere i documenti «top secret» e unicamente in versione cartacea.
Non mancano precedenti che autorizzano a alzare il livello di guardia. All’inizio degli anni 90 vi fu un clamoroso caso di spionaggio all’Uruguay round, il negoziato mondiale sul commercio: i rappresentanti americani conoscevanno le posizioni confidenziali degli europei prima ancora dell’apertura della discussione perché cinquemila computer erano stati piratati.
Proprio gli attacchi informatici preoccupano di più l’Unione. Le e-mail vengono considerate confidenziali come le lettere postali. Quando viaggiano in paesi come la Cina, i funzionari Ue non devono lasciare il loro pc, il loro telefono o i documenti nella camera d’albergo. Insomma, mille precauzioni per evitare che occhi e orecchie indiscrete si impossessino dei segreti del Vecchio continente.