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 2010  marzo 26 Venerdì calendario

HITLER, SIA PACE CON L’INGHILTERRA

Adolf Hitler lancia un ramoscello d’ulivo all’Inghilterra all’inizio degli anni 30, auspicando l’amicizia tra le due nazioni. quanto emerge da una lettera, datata 30 settembre 1931, che il Führer inviò al giornalista Sefton Delmer, corrispondente a Berlino del Daily Express. Era la risposta all’invito, fattogli da Delmer, a scrivere un articolo sulla crisi economica che stava colpendo la Gran Bretagna.

La lettera è stata venduta all’asta, nei giorni scorsi, a un prezzo considerato stracciato: 8 mila sterline, pari a circa 8.900 euro. Per Kenneth Rendell, proprietario di un museo sulla seconda guerra mondiale nel Massachusetts (Stati Uniti), è stato un affare incredibile: egli sarebbe stato disposto a pagare fino a 50 mila sterline (56 mila euro) per entrare in possesso di quel documento.

Il cancelliere tedesco, nella sua missiva, si mostra non soltanto gentile nei confronti del giornalista, ma anche aperto e distensivo verso il paese d’Oltremanica. Nonostante Hitler avesse declinato l’invito, spiegando che un suo intervento sul tema della crisi sarebbe stato visto come una critica e che parte del pubblico inglese l’avrebbe considerato presuntuoso, la sua visione della Gran Bretagna era positiva. Hitler auspicava che si andasse oltre il clima negativo scaturito dalla prima guerra mondiale, rivalutando le relazioni reciproche. Lo statista tedesco sarebbe stato felice se, come conseguenza di ciò, l’infelice psicosi bellica potesse essere vinta, in maniera tale da permettere di instaurare rapporti molto cordiali tra i due popoli, così vivamente desiderati dallo stesso Hitler e dal suo movimento politico.

Delmer, rievocando nelle sue memorie il tentativo di convincere il Führer a stendere il testo per l’Express, rivela che la ricompensa offerta dallo sfacciato reporter a Hitler ammontava a 10 ghinea: così si chiamava la moneta d’oro inglese del Diciassettesimo e Diciottesimo secolo.

Il giornalista britannico, che parlava correntemente il tedesco, era in ottimi rapporti con i nazisti, al punto che in patria credevano fosse diventato una spia. Delmer fu il primo inglese a intervistare Hitler e viaggiò con lui, sul suo aereo, durante la campagna elettorale del 1932. Il suo scoop più celebre fu quello dell’anno successivo, quando camminò attraverso il Reichstag (parlamento) incendiato, a fianco del cancelliere, la sera del 27 febbraio. In un libro il cronista descrisse come Hitler non perse tempo nello sfruttare l’evento per i suoi fini politici, incolpando i comunisti e riuscendo a varare nuove misure restrittive nel paese. Delmer ricorda bene quanto gli disse allora Hitler: lei è testimone dell’inizio di una nuova grande epoca nella storia della Germania. La profezia si sarebbe avverata, tragicamente, di lì a poco.